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I 70 anni di Claudio Cecchetto, dal Gioca Jouer agli artisti che ha scoperto: 7 curiosità

Spettacolo
Ansa/Ipa/LaPresse

Nella sua carriera ha spaziato dalla produzione al disc jockey, dalla conduzione in radio e tv all’attività di talent scout: ha lanciato personaggi come Jovanotti, Gerry Scotti, Fiorello, Amadeus, gli 883 Sabrina Salerno e Leonardo Pieraccioni. Nato a Ceggia il 19 aprile 1952, è un’amante delle auto e dei Beatles, e ha incontrato Mike Bongiorno per “errore”

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Produttore discografico, disc jockey, conduttore radiofonico e televisivo, talent scout fra i più famosi in Italia. Compie 70 anni Claudio Cecchetto, nato a Ceggia (Venezia) il 19 aprile 1952. Figura centrale del panorama artistico del nostro Paese, nel corso della sua carriera ha fondato e portato al successo Radio Deejay e Radio Capital e ha lanciato alcuni fra i personaggi più noti della musica e della televisione, a livello nazionale e internazionale. Sposato con Maria Paola Danna dal 1992, ha due figli - Jody Daniele, attore, e Leonardo -  ed è candidato a sindaco di Riccione per le elezioni del 12 giugno 2022. Per i suoi 70 anni, ecco 7 cose da sapere su di lui.

Talent scout di chi?

Cecchetto è uno dei talent scout che ha scoperto alcuni fra i più famosi personaggi della musica e della televisione, fra cui Linus, Gerry Scotti, Jovanotti, Fiorello, Amadeus, Nicola Savino, Marco Baldini, gli 883 (Max Pezzali e Mauro Repetto), Paola & Chiara, Sabrina Salerno, Sandy Marton, Tracy Spencer, Taffy, Via Verdi, Marco Mazzoli, Daniele Bossari, Fabio Volo, Leonardo Pieraccioni, DJ Francesco (Francesco Facchinetti) e i Finley.

Il Gioca Jouer

È il 1981 quando Cecchetto realizza e porta al successo il Gioca Jouer, prodotto da Giancarlo Meo e Claudio Simonetti (che ne ha scritto la musica), una canzone diventata poi un iconico ballo di gruppo che ancora oggi va per la maggiore con il suo “dormire, salutare, autostop, starnuto, camminare, nuotare” e via dicendo. “Come dj avevo il desiderio di fare un disco però non ero intonato e quindi ho fatto di necessità virtù - racconta Cecchetto al Corriere della Sera - Ho cominciato a pensare a cosa facevo in discoteca. Animavo e indicavo alle persone di fare contemporaneamente tutte dei gesti tipo alzare le mani, abbassarle, muoversi a destra o sinistra. Il pezzo nasce da quello stesso principio, un flash mob dell’epoca”. Per festeggiare i 25 anni della canzone, nel 2006 sono stati realizzati un remake in spagnolo, tedesco, francese, inglese e cinese e un videoclip - girato in tutto il mondo - in cui i popoli incontrati durante il viaggio ballano il Gioca Jouer. Fra le prime persone che hanno ascoltato il Gioca Jouer all’epoca c’è stato il sovraintendente della Scala di Milano, davanti al quale Cecchetto si è anche esibito nel balletto che tutti conosciamo: “Era Fontana, amministratore delegato della Fonit Cetra - spiega Cecchetto a Esquire - aveva questo look e questa faccia seriosissimi e c'era il discografico affianco a lui che mi esortava a far vedere come si ballava Gioca Jouer, io non ero molto disinvolto nelle danze già di base ma poi di fronte a lui non ne parliamo, era talmente impostato!”.

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I magnifici 7

Il 1981 è un anno importante per Cecchetto: non solo lancia il Gioca Jouer, ma conduce - oltre al Festival di Sanremo - anche il varietà del sabato sera Fantastico 2 nel gruppo dei magnifici 7: Claudio Cecchetto, Heather Parisi, Gigi Sabani, Romina Power, Walter Chiari, Oriella Dorella e Memo Remigi.

L’“errore” di Mike Bongiorno

Fra i momento decisivi della sua carriera, Cecchetto ricorda l’incontro con “errore” con l’indimenticabile Mike Bongiorno. “Ascoltando la radio decise di volermi conoscere e un giorno si presentò veramente - racconta Cecchetto al Corriere della Sera - Disse che mi aveva sentito in una trasmissione della mattina, ma io non conducevo programmi la mattina. Però non gliel’ho detto, gli confidai questo segreto qualche anno dopo e lui disse ‘non mi ero mica sbagliato’”.

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Una mucca in copertina

Una vita nella musica, Cecchetto non ha un solo disco preferito. Ma fra i suoi favoriti c’è Atom Heart Mother dei Pink Floyd: “È stato uno dei primi dischi importanti comprati - racconta a Esquire - L'ho preso senza pensare alla qualità del contenuto, perché vengo dalla campagna e ho visto una mucca in copertina e questa cosa mi ha richiamato un che di familiare, ho pensato che chi aveva fatto quel disco avesse necessariamente qualcosa in comune con me”. Ma il suo primo disco in assoluto “è stato il 45 giri de La Festa di Adriano Celentano, un pezzo che diceva profeticamente ‘Dai, attacca il giradischi, / c’è da divertirsi...’ e nel retro c'era Ringo che mi piaceva tanto”. Anche se, dice, “il gruppo a cui sono più legato, di cui non mi perdevo nulla, sono i Beatles”.

Lo Squalo della Citroën

Cecchetto è anche un grande appassionato di auto, la sua prima macchina è stata “una Fiat 500 L blu - racconta a La Gazzetta dello Sport - La prima notte non ho dormito, ero sempre al balcone a controllare non me la rubassero”. Fra quelle che ha avuto la più bella, dice, è “la vecchia Audi A8. Mi piaceva perché aveva la faccia di una auto normale, ma era veramente imponente”, mentre la prossima sarà ecologica: “Una full electric, la Bmw i3”. L’auto più bella della storia, però, è un’altra: “Lo Squalo della Citroën è stato memorabile, per me è l’auto più bella in assoluto e non capisco perché non l’abbiano rifatta”.

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Cosa dice dei “suoi talenti”

Nel suo sito ufficiale per la candidatura a sindaco di Riccione, Cecchetto ha raccolto anche alcuni pensieri sui tanti talenti che ha scoperto durante la sua carriera. Eccone alcuni:

 

  • Jovanotti - Quando ho conosciuto Lorenzo ho pensato di vedere in lui il “futuro”. L’ho pensato allora e continuo a pensarlo oggi
  • Gerry Scotti - Anni fa ho convinto Gerry Scotti a fare questo lavoro. Ora tutta Italia mi conferma che ho fatto bene
  • Fiorello - Io penso che Fiorello sia così bravo da essere diventato oggi sinonimo della parola “Showman”
  • Gli 883 di Max Pezzali - Max Pezzali è la persona migliore che conosca. Un privilegio lavorare con lui e con Pierpa (Pierpaolo Peroni, storico produttore di 883 e Max Pezzali, ndr)
  • Sabrina Salerno - Sabrina Salerno è stata la prima Star internazionale che mi ha fatto conoscere come Talent Scout in tutto il mondo
  • Amadeus - Amadeus mi cercò per realizzare il suo grande sogno: la TV. Missione compiuta!
  • Sandy Marton - Sandy Marton. Il primo artista non si scorda mai
  • Daniele Bossari - La sua sensibilità è sempre stata la sua forza. Grande voce. Grande uomo
  • Leonardo Pieraccioni - Per Leonardo Pieraccioni è sempre stato facile strappare un sorriso
  • Dj Francesco - Francesco Facchinetti per me è energia pura. Potente e inesauribile

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