
Al Pacino compie 82 anni, la carriera della leggenda di Hollywood. FOTO
Attore, regista e produttore, è nato a New York il 25 aprile 1940. È considerato uno dei migliori interpreti della storia del cinema. Ha vinto un premio Oscar nel 1993 per “Profumo di Donna” e ha preso parte a pellicole indimenticabili da "Scarface" a "Il padrino"

Al Pacino è nato il 25 aprile 1940. A 82 anni è considerato uno dei più grandi attori della storia del cinema, una vera leggenda di Hollywood. Con nove candidature all’Oscar è tra gli interpreti più nominati di tutti i tempi. (In Heat-La Sfida. Foto: Webphoto)
I migliori film di Al Pacino
Cresciuto nel Bronx, a 17 anni lascia gli studi e va via di casa. Frequenta numerose scuole di recitazione prima di venire ammesso, quasi trentenne, ai prestigiosi Actors Studios (In L’avvocato del Diavolo. Foto: WebPhoto)
Al Pacino nel cast di C'era una volta... a Hollywood di Quentin Tarantino
La carriera cinematografica dell’attore inizia con il film “Me, Natalie”, nel 1969, ma è grazie all’interpretazione in “Panico a Needle Park”, due anni dopo, che si fa conoscere dal regista Francis Ford Coppola. (In Panico a Needle Park. Credit: WebPhoto)
Il Padrino, il capolavoro di Coppola compie 50 anni: le cose da sapere
È proprio Coppola a volerlo nel film campione d’incassi Il Padrino, nel 1972. Per la parte di Michael Corleone furono considerati affermati attori come Jack Nicholson e Warren Beatty, ma il regista scelse lo sconosciuto Al Pacino, nonostante il parere contrario dei produttori (In Il Padrino. Foto: WebPhoto)
Scarface, la location della scena con la motosega è ora una farmacia
Al Pacino compare in tutti e tre i film della trilogia di Francis Ford Coppola. Con l’interpretazione nel primo capitolo della saga si guadagna la prima nomination all’Oscar come attore non protagonista. Il Padrino - Parte II gli vale, invece, la candidatura come miglior attore protagonista: è la terza in tre anni. (In Il Padrino - Parte II. Foto WebPhoto)
House of Gucci, il nuovo trailer del biopic con Lady Gaga e Al Pacino
In Il Padrino l’attore dà la prima prova del suo metodo recitativo, descritto dalla Halliwell’s Film Guide come "intenso e profondo". (In Il Padrino - Parte III. Foto. Webphoto)
House of Gucci, la foto di Al Pacino sul set
La seconda nomination agli Oscar, prima come attore protagonista, Pacino la ottiene nel 1973 per l’interpretazione del poliziotto Frank in Serpico. (In Serpico. Foto Webphoto)

Gli anni 70 per l’attore sono il periodo dei grandi successi. Nel 1975 Al ottiene ulteriore fama grazie al ruolo del rapinatore Sonny in Quel pomeriggio di un giorno da cani che gli vale la quarta nomination all’Oscar. (In Quel pomeriggio di un giorno da cani. Foto: WebPhoto)

Nel 1977, ormai divenuto una star, recita nei panni di un pilota d’automobili nel film di Sydney Pollack: Un attimo, una vita. (Nel film Un attimo, una vita. Foto: WebPhoto)

Due anni dopo, un ulteriore esempio delle doti recitative di Al Pacino si trova nel dramma legale "…e giustizia per tutti," con il quale ottiene la quinta nomination all’Oscar. (In …e giustizia per tutti. Foto: WebPhoto)

Alcune interpretazioni, all’inizio degli anni ottanta, segnano una parabola discendente per l’attore. Nel 1983, però, arriva uno dei ruoli più impegnativi e famosi di Pacino, il narcotrafficante Tony Montana in Scarface. (In Scarface. Foto: Webphoto)

Gli anni Novanta segnano un decennio di numerosi traguardi, tra i quali, dopo tante nomination, la vittoria dell’Oscar. Nel 1990 l’attore è in Dick Tracy con il quale ottiene un’altra candidatura come miglior attore non protagonista. (In Dick Tracy. Foto: Webphoto)

L’anno seguente è sul set di Paura d’Amare con Michelle Pfeiffer, pellicola che ottiene un discreto successo. (In Paura d’Amare. Foto: WebPhoto)

Il 1992 segna la consacrazione di Pacino tra i più grandi attori hollywoodiani grazie al ruolo del tenente colonnello cieco Frank Slade in Profumo di Donna. (In Profumo di Donna. Foto: WebPhoto)

Remake della pellicola di Dino Risi, il film di Martin Brest regala all’attore l’agognata statuetta come miglior attore protagonista. (In Profumo di Donna. Foto: WebPhoto)

Sempre nel 1992 Pacino recita in Americani con Jack Lemmon, Ed Harris e Alec Baldwin e ottiene un’altra candidatura come attore non protagonista diventando il primo interprete a ricevere due nomination nello stesso anno per due categorie diverse. (In Americani. Foto: WebPhoto)

Un altro ruolo entrato nella storia della carriera cinematografica di Al Pacino è quello di Carlito Brigante in Carlito’s Way, in cui recita insieme a Sean Penn. (In Carlito’s Way. Foto: WebPhoto)

Nel 1994 riceve il Leone d’Oro alla carriera durante la Mostra internazionale del cinema di Venezia, mentre l’anno dopo è sul set con l’amico/rivale Robert De Niro in Heat- La Sfida, di Michael Mann. (In Heat - La Sfida. Foto: WebPhoto)

Da metà anni ’90 inizia anche a dare prove alla regia con la direzione e interpretazione nel film documentario Riccardo III - Un uomo, un re. (In Riccardo III - Un uomo, un re. Foto: WebPhoto)

Nell’ultima parte del XX secolo, poi, Pacino interpreta per lo più ruoli secondari ma che sono rimasti nell’immaginario del cinema. È il gangster Benjamin “Lefty” Ruggiero in Donnie Brasco, con Johnny Depp. (In Donnie Brasco. Foto: WebPhoto)

Veste i panni del personaggio affascinante e allo stesso tempo inquietante di John Milton/Satana in L’avvocato del Diavolo. (In L’avvocato del Diavolo. Foto: WebPhoto)

Infine interpreta il carismatico allenatore vecchio stile Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica. (In Ogni maledetta domenica. Foto: WebPhoto)

Con gli anni 2000 Al Pacino è sul set di molti film di rilievo, ma conquista anche alcune nomination ai Razzie Awards come peggior attore. (In Insider. Foto: WebPhoto)

Nel 2002 è in Insomnia, con Robin Williams e Hillary Swank, diretto da Christopher Nolan, che ottiene un discreto successo. (In Insomnia. Foto: WebPhoto)

Stessa sorte anche per la pellicola di fantascienza S1m0ne, nella quale interpreta un regista in crisi che crea un ologramma di una bellissima donna bionda che fa recitare nei suoi film. (In S1m0ne. Foto: WebPhoto)

Nel 2003 prende parte a Le regole del sospetto con Colin Farrell. (In Le regole del sospetto. Foto: WebPhoto)

Nello stesso anno è protagonista della miniserie Angels in America, insieme a Meryl Streep. La serie tv è un enorme successo e tratta temi forti come l’Aids. Pacino, nel ruolo di Roy Cohn, vince un Emmy Award e un Golden Globe. (In Un giorno da ricordare. Foto: WebPhoto)

Nel 2007 prende parte al terzo e ultimo capitolo della saga diretta da Steven Soderbergh: Ocean’s Thirteen. (Ocean’s Thirteen. Foto: WebPhoto)

Tre anni dopo, nel 2010, con il ruolo del dottor Jack Kevorkian in You don’t know Jack - Il dottor morte vince un Golden Globe come miglior attore, un Emmy Award e un Satellite Award. Alla 68esima Mostra internazionale d’arte conematografica di Venezia ottiene poi il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the filmmaker. (In Il dottor morte. Foto: WebPhoto)

L’anno seguente dirige e interpreta Wild Salome, presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia (In Wild Salomé. Foto: WebPhoto)

Nel 2013 torna in tv nel biopic Phil Spector, sull’omonimo produttore discografico. Nel film recita con Helen Mirren e ottiene l’ennesima nomination ai Golden Globe 2014. (In Phil Spector. Foto: WebPhoto)

Con Anthony Hopkins, qualche anno dopo, Al Pacino recita in Cospiracy che, però, si rivela un fiasco ai botteghini. (In Conspiracy - La cospirazione. Foto: WebPhoto)

Il 2019 è il turno di due pellicole, entrambe candidate all’Oscar come miglior film: The Irishman, di Martin Scorsese, e C’era una volta… a Hollywood, di Quentin Tarantino, che sanciscono la prima collaborazione di Al Pacino con i due registi. Con The Irishman l’attore ottiene, inoltre, la sua nona nomination agli Academy Awards. (In C’era una volta… a Hollywood. Foto: WebPhoto)