Durante la serata di inaugurazione per gli abbonati della Stagione 2025-2026 con la prima dell’opera La Clemenza di Tito di Mozart, coro e orchestra hanno contestato la nomina della direttrice, che avrebbe un profilo professionale considerato inadeguato al ruolo assegnato. Il sovrintendente Nicola Colabianchi: "Avremo modo di farla conoscere a tutti i dipendenti del Teatro e di farla apprezzare"
Nella serata di ieri, giovedì 20 novembre, una pioggia volantini è caduta dai palchi del Teatro la Fenice di Venezia, che ha inaugurato per gli abbonati la Stagione 2025-2026 con la prima dell’opera La Clemenza di Tito di Mozart. Il motivo del gesto di protesta? La nomina della direttrice musicale Beatrice Venezi, che avrebbe un profilo professionale inadeguato rispetto al ruolo assegnato, che a sua volta le è stato inoltre conferito senza alcuna condivisione con il personale sulla nomina, come invece era stato promesso. “Questa è la serata perfetta per ribadire che le scelte fondamentali di un teatro pubblico — un bene comune, patrimonio della città, della Regione e del Paese – devono nascere dal dialogo, dal merito e dalla condivisione. La cultura non si impone dall’alto: si costruisce, giorno dopo giorno, insieme”, hanno scritto le maestranze de La Fenice e degli orchestrali, che ieri hanno distribuito al pubblico i volantini in Campo San Fantin a Venezia. Dopo che il Consiglio di indirizzo del teatro aveva espresso sostegno sia alla direttrice musicale Venezi, sia al sovrintendente Nicola Colabianchi, le lavoratrici e i lavoratori “hanno responsabilmente scelto di non proclamare lo sciopero”, ma hanno comunque letto il comunicato che la direzione aveva vietato di leggere in sala. “Vi chiediamo un momento di attenzione prima dell'inizio dello spettacolo. Le lavoratrici e i lavoratori del Teatro La Fenice sono qui oggi, non nei loro consueti luoghi di lavoro, ma in mezzo a voi. Siamo qui perché possiate vedere i volti e ascoltare le voci di chi ogni giorno fa vivere questo teatro con passione, competenza e dedizione”, hanno sottolineato. “Il nostro amore per questo teatro non si spegne. Vogliamo che La Fenice resti uno spazio vivo, dove libertà, partecipazione e valori condivisi si incontrano. Certi del vostro sostegno, auguriamo a tutti una serata piacevole all'insegna della musica e dell'arte, che da sempre uniscono questa città e questo teatro". Hanno poi distribuito i volantini, che sul fronte riportavano una frase del poeta inglese John Keats: “La bellezza è verità. La verità è bellezza. Questo è tutto ciò che al mondo sapete, e tutto ciò che vi occorre sapere”. Sulla scalinata del teatro, coro e orchestra hanno esibito il volantino, letto dal portavoce Emiliano Esposito. Altri volantini, a firma Sconcerto Grosso, recitavano invece: “Sempre a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del Teatro La Fenice, contro l’ingerenza del potere, contro la prepotenza del più forte. La Fenice non si vende. La cultura non si compra”.
IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI: "L'OBIETTIVO? FAR CONOSCERE E APPREZZARE BEATRICE VENEZI"
Dopo le mobilitazioni dell’orchestra, avvenute rispettivamente il 17 ottobre e l’11 novembre, la frattura con la direzione della Fenice si è ampliata. Il ministro Alessandro Giuli, il sindaco di Venezia e presidente della Fondazione La Fenice e il Consiglio di indirizzo appoggiano infatti la nomina di Venezi, avvenuta lo scorso 22 settembre e comunicata dal sovrintendente Nicola Colabianchi. Vicina al governo e amica della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Venezi non è mai stata contestata dalle maestranze né per le sue posizioni politiche, né come persona, ma solo per il profilo professionale, considerato inadeguato al ruolo assegnato. "Abbiamo avuto questa piccola difficoltà con la Venezi, ma sono certo che riusciremo a sistemare tutto e a ritrovare quell'equilibrio che è necessario per andare avanti nel migliore dei modi", ha detto Colabianchi in occasione dell'inaugurazione della Stagione Lirica 2025-2026. L'obiettivo intanto "è far conoscere la Venezi perché è una brava direttrice, ho già avuto modo di sperimentarla e farla conoscere. È una ragazza che si fa apprezzare anche umanamente, una persona di grande garbo e avremo modo di farla conoscere a tutti i dipendenti del Teatro e di farla apprezzare soprattutto". Il sovrintendente ha anche ricordato che "già prima che fosse annunciato l'arrivo della Venezi, nel mio obiettivo eravamo riusciti a stanare una situazione che andava avanti da quasi un anno che aveva portato a tre scioperi alle prime".