Bianca Balti esclusa dal Victoria’s Secret Fashion Show: "Rappresento milioni di donne"
SpettacoloLa modella, che ha sfilato per la prima volta per il brand nel 2005, si è candidata per lo show di quest'anno, ma i casting erano già stati chiusi. A raccontare l'accaduto è stata lei stessa, nella sua ultima newsletter
Bianca Balti ha sfilato per Victoria's Secret per la prima volta nel 2005. Quest'anno avrebbe voluto esserci, in rappresentanza delle donne che lottano contro il cancro, ma non è sata accettata. A raccontarlo è stata lei stessa, nella sua ultima newsletter.
Bianca Balti esclusa da Victoria's Secret
"Ho fatto qualcosa di audace. Ho contattato Victoria's Secret e mi sono offerta di partecipare alla sfilata di quest'anno", ha scritto Bianca Balti nella sua newsletter. Perché avrebbe tanto voluto essere su quella passerella? Per rappresentare tutte quelle donne che hanno, hanno avuto o avranno il cancro. Una malattia che lei conosce bene, e contro cui combatte da più di un anno. "Mi scrivono ogni giorno donne in cura, sopravvissute, madri, persino bambine che combattono il cancro. Mi dicono che vedermi condividere il mio percorso, apparire senza parrucca in televisione nazionale e accettare le mie cicatrici dà loro speranza", ha spiegato la modella. Confessando di aver capito, quando è tornata sobria, che si guarisce vedendo che rifiorire è possibile.
Ma per quale motivo, Victoria's Secret l'ha esclusa? Il casting era già stato chiuso. "Non l'ho presa sul personale", ha rassicurato. Lasciando intendere che, forse, il prossimo anno ci riproverà.
L'importanza dell'inclusività
Da qualche tempo, il brand Victoria's Secret è cambiato. I suoi show sono meno sfarzosi, e più inclusivi. Per questo motivo, Bianca Balti avrebbe voluto portare in passerella la sua immagine di donna affetta dal cancro. "Non sono la più giovane, la più formosa o la più in forma. Ma sono forte, coraggiosa e viva, e sono ancora dannatamente sexy.", ha affermato. Per poi celebrare la presenza in passerella di Precious Lee. "Anch'io dovrei sfilare. Non (solo) perché sono bella, ma perché rappresento milioni di donne (...). Voglio mostrare loro che una diagnosi non è la fine della bellezza, della sicurezza o della sensualità. Che le cicatrici non cancellano chi siamo. Che la vita dopo il cancro può ancora essere audace, sexy e piena».