L’orchestra della Fenice contro la nomina di Beatrice Venezi a direttore

Spettacolo
Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

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Gli orchestrali del Teatro La Fenice di Venezia hanno scritto al sovrintendente Nicola Colabianchi chiedendo l’annullamento della nomina di Beatrice Venezi come direttrice musicale. La decisione, resa pubblica il 22 settembre, è stata giudicata priva di valore artistico e di riconoscimento internazionale, con un curriculum non comparabile a quello delle grandi bacchette del passato. Colabianchi ha però difeso la scelta, sottolineando come possa portare rinnovamento e attrarre un pubblico più giovane

Gli orchestrali del Teatro La Fenice di Venezia hanno inviato al sovrintendente Nicola Colabianchi una lettera in cui chiedono la revoca della nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale. La decisione, comunicata con una nota stampa il 22 settembre, viene definita priva di garanzie artistiche e di prestigio internazionale.

 

Nella lettera in questione, recapitata il 25 settembre, si legge: “A sole ventiquattr’ore dall’annuncio si registrano disdette da parte di abbonati storici, un danno non solo economico per il Teatro, ma soprattutto d’immagine e di credibilità”. Gli orchestrali giudicano “inaccettabile sacrificare la fiducia di un pubblico fedele” e affermano che con questa scelta vengono messi in discussione la reputazione della Fenice e il livello della sua orchestra.

Lo scontro con il sovrintendente

L’attacco è diretto anche a Nicola Colabianchi: “Alla luce di quanto accaduto appare evidente che il rapporto di fiducia tra l’Orchestra e il Sovrintendente sia ormai irrimediabilmente compromesso. Non riusciamo a riconoscere in lei la guida del nostro Teatro”.

 

Gli orchestrali ricordano di aver appreso della nomina “esclusivamente tramite la stampa”, in contrasto con quanto riferito dallo stesso Colabianchi negli incontri con le rappresentanze sindacali. Le scuse offerte dal sovrintendente sono state definite “irricevibili”.

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Le critiche al curriculum di Venezi

La contrarietà, secondo la lettera in questione, è motivata dal profilo professionale della direttrice: “Il direttore Venezi non ha mai diretto né un titolo d’opera né un concerto sinfonico pubblico in cartellone alla Fenice. Il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che, in passato, hanno ricoperto il ruolo di direttore musicale di questo Teatro. Venezi non ha mai diretto nei principali teatri d’opera internazionali, né il suo nome compare nei cartelloni dei più importanti festival del panorama musicale mondiale”.

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Stato di agitazione

Oggi, venerdì 26 settembre 2025, l’assemblea generale dei lavoratori ha espresso “unanime solidarietà alla presa di posizione chiara e coraggiosa resa pubblica il 25 settembre dai professori d’orchestra”. È stato proclamato lo stato di agitazione permanente, con la possibilità di scioperi, manifestazioni e sit-in.

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Le parole del sovrintendente della Fenice

 Il sovrintendente della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, Nicola Colabianchi, ha commentato le critiche espresse dai lavoratori e dai professori d'orchestra in merito alla nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale. «Non mi spiego questa rigidità, è incomprensibile, non so dettata da quali motivi», ha dichiarato all’ANSA. Colabianchi ha poi aggiunto che, a suo avviso, la scelta di Venezi – «un maestro giovane e donna» – potrebbe aprire nuove prospettive per il teatro e favorire l’avvicinamento dei più giovani.

La solidarietà del Fials

 Il sindacato Fials di Milano e della Scala ha espresso solidarietà ai lavoratori della Fenice di Venezia, che in assemblea hanno chiesto il ritiro della nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale proclamando lo stato di agitazione permanente. In una nota, Fials ha criticato le modalità della nomina e sottolineato la necessità di processi trasparenti e condivisi per le Fondazioni lirico-sinfoniche

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