Dopo l'attentato di Washington Kanye West si pente del proprio antisemitismo

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All’indomani della tragica uccisione di due diplomatici dell’ambasciata israeliana a Washington, Kanye – ora noto come Ye – ha pubblicato una serie di messaggi di pentimento sul suo profilo X (ex Twitter) e dichiara  di aver chiuso con l’antisemitismo

Il mondo si è svegliato con una notizia sconvolgente: due diplomatici dell’ambasciata israeliana sono stati assassinati nella capitale americana. Nelle ore immediatamente successive all’attacco, un’altra notizia ha colpito l’opinione pubblica, questa volta dal mondo dello spettacolo. Ye, il controverso rapper precedentemente conosciuto come Kanye West, ha pubblicato una serie di post sul suo profilo X in cui prende le distanze dal suo passato antisemita.

“Ho finito con l’antisemitismo”, ha scritto Ye, dando il via a una lunga serie di messaggi pubblicati tra le 6:00 e le 11:30 del mattino. In totale, undici post carichi di pentimento e riflessione spirituale, tra cui frasi come “Dio mi perdoni per il dolore che ho causato” e “Dio chiama la pace”. Sebbene non abbia menzionato direttamente la sparatoria a Washington, il tempismo delle sue dichiarazioni ha inevitabilmente legato i due eventi nella percezione pubblica.

Un passato controverso

Le esternazioni antisemite di Ye non sono una novità. Già a febbraio aveva dichiarato apertamente di non volersi scusare per i suoi “commenti ebraici”, mostrando un atteggiamento ostinato. All’inizio di maggio ha pubblicato un singolo intitolato “Heil Hitler”, che ha destato sdegno e proteste da parte delle comunità ebraiche e non solo. Nel 2023, sembrava aver accennato a un cambiamento, affermando che il film “21 Jump Street” dell’attore ebreo Jonah Hill gli aveva fatto “tornare a piacere gli ebrei”. Ma questa tregua si è rivelata effimera.

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Il pentimento

I post pubblicati da Ye dopo la sparatoria non sono passati inosservati. Alcuni fan e osservatori hanno accolto con cautela le sue parole, mentre altri hanno reagito con dure critiche. “Sei complice dell’omicidio di due persone la scorsa notte che sono state uccise perché si pensava fossero ebree”, ha scritto un utente, evidenziando il clima tossico che le parole dell’artista potrebbero aver contribuito a creare.

Sotto accusa non è solo la sua retorica, ma anche l’impatto che essa ha avuto sul clima sociale, specialmente dopo che Ye è diventato un punto di riferimento per gruppi estremisti. 

 

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Una nuova canzone

Poco dopo la sua serie di post, Ye ha condiviso un’anteprima del brano “Alive”, in collaborazione con YoungBoy Never Broke Again. Il titolo sembra voler trasmettere un messaggio di rinascita, ma molti si chiedono se sia solo un’operazione di marketing. Sotto accusa non è solo la sua retorica, ma anche l’impatto che essa ha avuto sul clima sociale, specialmente dopo che Ye è diventato un punto di riferimento per gruppi estremisti.

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