
La casa di moda italiana ha individuato nello stilista georgiano il creativo in grado di traghettare il marchio in una nuova era.
Demna Gvasalia ha ottenuto risultati increbibili da Balenciaga, dove ha lavorato per dieci anni e col quale ha sfilato a Parigi sono qualche giorno fa
Nella giornata in cui Donatella Versace ha annunciato il suo addio alla direzione creativa del brand di famiglia, un'altra mossa importante cambia il volto del Made in Italy.
Gucci e il gruppo Kering hanno comunicato di aver scelto Demna Gvasalia come nuovo direttore creativo del marchio della doppia G. L'incarico per lo stilista georgiano avrà inizio a luglio.
Demna Gvasalia, in forza da Balenciaga con lo stesso ruolo dal 2015, sarà a capo dello stile di un'altra grande Maison del lusso che sotto di lui si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia ultracentenaria.
Demna Gvasalia, da Balenciaga a Gucci
Il gruppo Kering, che possiede sia Gucci che Balenciaga, ha deciso di spostare il suo uomo chiave che dal 2015 firma collezioni per la casa di moda fondata da Cristóbal Balenciaga da Gucci per ricorprire il ruolo di direttore creativo occupato da Sabato De Sarno fino allo scorso febbraio.
Da Gucci si apre, dunque, una nuova era, sia stilistica che commerciale. La storia di Demna Gvasalia, del resto, parla chiaro.
Col suo gusto e la sua estetica molto ben definite, lo stilista georgiano è stato in grado di cambiare la direzione dello stile della casa di moda fondata dal couturier spagnolo dandole una veste che oggi è assolutamente iconica.
Figlia della sua esperienza di vita da rifugiato proveniente dall'Est dell'Europa, Demna ha sempre espresso un atteggiamento preciso nei confronti del lusso e dell'universo moda, pieno di idee da demolire e rifondare.
Acclamato da più parti come una delle voci più interessanti ed anticonformiste del fashion system, Demna Gvasalia raccoglie l'eredità di una casa di moda fondata oltre cento anni fa.
“Sono entusiasta ed emozionato di entrare a far parte della famiglia Gucci", ha dichiarato. "È per me un onore intraprendere questo nuovo progetto del marchio che rispetto profondamente e ammiro da tanto tempo. Non vedo l'ora di scrivere insieme a Stefano e a tutto il team un nuovo capitolo della storia straordinaria di Gucci".
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Il precedente con Gucci
Demna, che ha smesso da qualche anno di usare il suo cognome, ha incontrato Gucci nel 2021 quando lui e l'allora direttore creativo del brand Alessandro Michele hanno firmato una collezione che fondeva le estetiche dei due marchi.
Lui e lo stilista italiano sono rimasti legati, infatti Demna ha assistito a Parigi alle recenti sfilate di Valentino per omaggiare l'amico.
Sempre a Parigi l'ultima raccolta di Demna per Balenciaga, nell'ambito della Paris Fashion Week.
L'eclettico designer ha maturato esperienza negli anni da Balenciaga su più fronti, creando nel 2014 il brand d'avanguardia Vetements che poi ha lasciato una manciata di anni dopo. Il segno lo ha, però, lasciato da Balenciaga, casa di moda che adesso dovrà annunciare il nome di chi prenderà il suo posto.
Le parole di Kering e della Maison
La nomina a direttore artistico di Gucci di Demna "è il perfetto catalizzatore per riaccendere l'energia creativa del marchio", commenta Francesca Bellettini, vicedirettrice generale di Kering, responsabile dello sviluppo delle Maison. "La profonda conoscenza di Demna della cultura contemporanea, unita alla sua capacità nella concezione di progetti visionari, lo ha reso uno dei creativi più influenti e affermati della sua generazione. Sono fiduciosa nel solido rapporto di collaborazione tra Demna e Stefano che scriveranno insieme un nuovo capitolo di successo per Gucci." Stefano Cantino, CEO di Gucci, ha detto di aver "sempre guardato con rispetto alla visione creativa di Demna, che è al contempo coraggiosa e ineguagliabile. Il suo grande rispetto per l'iconicità e la tradizione dei marchi si fondono con una straordinaria sensibilità contemporanea. Basandosi sui valori fondamentali di Gucci, Demna guiderà la Maison verso una rinnovata identità unitamente a una nuova rilevanza culturale".