Luca Calvani, monologo su normalità a Le Iene: "Ho 50 anni, figlia di 16 e sto con uomo"
Spettacolo
L'attore ha emozionato il pubblico ripercorrendo le tappe della sua vita, dall'amore per la madre di sua figlia a quello per sé stesso e per il nuovo compagno: "Da allora vivo una vita normale"
“C’è una parola che a molti non piace e che per me è molto importante: normalità”. Nell’ultima puntata de Le Iene, andata in onda il 18 febbraio, Luca Calvani ha emozionato il pubblico con un monologo nel quale ha ripercorso le tappe della sua vita. “Ho 50 anni, una figlia di 16, una vita pubblica e privata fatta di cose semplici”, ha esordito l'attore di Prato, noto per i ruoli in fiction come Carabinieri e Un posto al sole e come concorrente del reality Grande Fratello. “Nove anni fa, a un anno e mezzo dalla separazione da una donna che ho amato molto e che resta un punto di riferimento (la produttrice Francesca Arena, alla quale è stato legato dal 2007 al 2015 e madre della figlia, ndr), ho incontrato un uomo. Da allora vivo quella che per molti viene definita una vita normale. Lavoro, faccio la spesa, rimango bloccato nel traffico, ogni tanto un conguaglio, una cartella esattoriale, ogni tanto mia figlia quando la prendo da scuola mi abbraccia più forte e delle volte riesco a concedermi una cena o del buon vino con il mio lui. Normale, no?”.
"FELICE DI ESSERMI ACCETTATO PER QUELLO CHE SONO"
Luca Calvani ha una relazione con l’imprenditore Alessandro Franchini dal 2016, ma la coppia ha ufficializzato il fidanzamento il 30 giugno 2022. Insieme gestiscono una serie di attività, compresa la locanda di campagna Le Gusciane nei pressi delle Alpi Apuane. Del resto, come ha spiegato nel monologo, la felicità non ha scadenza e l’amore non segue copioni. “Sono un padre normale, un uomo normale, probabilmente un attore mediocre, ma comunque normale”, ha detto. “Ma sono anche felice e orgoglioso di essermi accettato per quello che sono, del fatto che negli ultimi dieci anni ho imparato ad amarmi e questo ha acceso anche la mia creatività, la gioia delle piccole cose, perché in fondo la vera magia sta proprio lì: nell’incredibile, straordinaria, essenziale normalità”.
