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Al Pacino, nel 2020 il divo è quasi morto a causa del Covid: "Non avevo più battito"

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©IPA/Fotogramma

La star di Hollywood rivela di aver rischiato di morire per via del Coronavirus, che ha contratto quattro anni fa. L'attore 84enne parla di allora, dicendo che "non aveva più battito" e che si è ripreso soltanto grazie all’intervento di sei paramedici e due dottori in casa sua

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Al Pacino ha rivelato che nel 2020 ha praticamente sfiorato la morte a causa del Covid.
Il divo di Hollywood spiega solo ora di aver rischiato di morire per via del Coronavirus, che dice di aver contratto quattro anni fa.

L'attore 84enne parla di allora, dicendo che "non aveva più il battito" e che si è ripreso soltanto grazie all’intervento di sei paramedici e due dottori in casa sua.

 

La rivelazione è stata fatta sia al quotidiano statunitense The New York Times sia alla rivista People, in due interviste pubblicate lo scorso fine settimana.
Il protagonista di film come Il Padrino e Scarface ha raccontato la sua esperienza con il virus, che ha contratto nel 2020 prima che fosse disponibile il vaccino.

Al Pacino: “Il mio battito era sparito”

"Hanno detto che il mio battito era sparito. Era come... sei qui, poi non ci sei più. Ho pensato: ‘Wow, non hai nemmeno i tuoi ricordi. Non hai nulla. Una strana poltiglia’”, queste le parole di Al Pacino al New York Times.

 

L'attore ha detto che si sentiva "non bene, insolitamente non bene", e ha ricordato di aver avuto febbre e disidratazione prima di perdere conoscenza. "Ero seduto lì, a casa mia, e me ne sono andato. Così, all'improvviso. Non avevo un battito”, ha detto la star.
È arrivata un'ambulanza e lui si è svegliato con una squadra medica nel suo soggiorno, composta da sei paramedici e due dottori.

 

"Indossavano queste tute che sembravano provenire dallo spazio o qualcosa del genere”, ha proseguito Al Pacino. "È stato un po' scioccante aprire gli occhi e vedere tutto ciò. Tutti erano intorno a me, e hanno detto: 'È tornato. È ancora qui’”.

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L’attore: "Pensavo di aver sperimentato la morte”

Parlando con People, Al Pacino si è chiesto se fosse realmente morto, nonostante un'infermiera avesse confermato l'assenza di battito. "Pensavo di aver sperimentato la morte. Forse non è stato così... Non credo di essere morto. Tutti pensavano che fossi morto. Come potevo essere morto? Se fossi stato morto, sarei svenuto”, ha detto.

 

Il vincitore dell'Oscar ha invece rivelato al New York Times che non ha "visto la luce bianca o altro", concludendo dunque che "non c'è nulla" dopo la morte, a sua detta. Tuttavia ha confessato che l'esperienza l’ha spinto a una riflessione esistenziale.

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L'esperienza non ha cambiato il suo modo di vivere

"Come dice Amleto, 'essere o non essere. Il paese inesplorato da cui nessun viaggiatore ritorna'. E lui dice due parole: 'Non più'. Era finita. Sei sparito. Non ci avevo mai pensato in vita mia", ha detto Al Pacino. "Ma sai com'è per gli attori: suona bene dire che sono morto una volta. Cosa succede quando non c'è più nulla?”.

 

Quando gli è stato chiesto da People se la sua vicinanza alla morte avesse cambiato il suo modo di vivere, ha risposto: "Per niente”.

L’attore racconta l'esperienza nella sua autobiografia di prossima uscita, intitolata Sonny Boy.

L’ultimo film in cui recita, dal titolo Modì, Three Days on the Wing of Madness, è stato presentato in anteprima la scorsa settimana al 72º Festival del Cinema di San Sebastián. In italiano Modì, tre giorni sull'ala della follia, si tratta di un film drammatico biografico del 2024 basato sulla vita dell'artista italiano Amedeo Modigliani. È diretto da Johnny Depp e si basa su una sceneggiatura di Jerzy e Mary Kromolowski, basata sull'opera Modigliani di Dennis McIntyre.