Woody Harrelson ha recitato un monologo complottista sul Covid al Saturday Night Live

Spettacolo

Elena Pomé

©IPA/Fotogramma

L'attore di Champions, che già in passato aveva diffuso teorie complottiste no-vax, ha usato una metafora per descrivere la pandemia come la "sceneggiatura più pazza" mai letta, fatta dai "più grandi cartelli di droga nel mondo" che "comprano tutti i media e i politici e costringono tutte le persone nel mondo a stare chiuse nelle loro case"

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Una pioggia di polemiche ha investito Woody Harrelson dopo il monologo complottista anti-Covid recitato in apertura della puntata del Saturday Night Live  il 25 febbraio. Dopo una breve digressione sul fumo di droghe leggere e il bere, l’attore ha proposto una metafora della pandemia come la “sceneggiatura più pazza” che avesse mai letto. “Dunque il film fa così. I più grandi cartelli di droga nel mondo si uniscono e comprano tutti i media e i politici e costringono tutte le persone nel mondo a stare chiuse nelle loro case. E le persone possono solo uscire se prendono le droghe del cartello e continuano a prenderle in continuazione”. Harrelson ha proseguito: “Ho buttato via la sceneggiatura. Voglio dire, che poteva credere a quell’idea folle? Essere costretti a prendere droghe? Io lo faccio volontariamente tutto il giorno”.

UN VETERANO DELLE TEORIE COMPLOTTISTE

Non è la prima volta che Harrelson diffonde teorie complottiste sulla pandemia. Nell’aprile 2020 l'attore di Champions ha pubblicato su Instagram un post, poi cancellato, nel quale ha accusato le reti 5G di diffondere il Covid, mentre nel maggio 2022 ha rilasciato a Vanity Fair un’intervista nella quale ha definito “assurdo” indossare le mascherine per assecondare quella da lui giudicata un'inverosimile “teoria dei germi” e ha dichiarato di aver evitato il Covid perché lui era “internamente pulito”.

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