
Gucci, la sfilata Cruise 2025 alla Tate Modern Gallery di Londra. FOTO
Brutalismo e tocco soft. Sabato De Sarno si cimenta nell'esplorazione dei contrasti e la loro (im)possibile armonia. La prima collezione Resort dello stilista campano è un viaggio nella capitale del Regno Unito, dove iniziò l'avventura di Guccio Gucci. Nel “bagaglio a mano” del creativo, craftmanship Made in Italy e lo spirito spirito bohémien degli anni Settanta
A cura di Vittoria Romagnuolo

Dopo le prime due collezioni per Gucci, femminile e maschile, Sabato De Sarno, direttore creativo della casa di moda italiana dal 2023, è protagonista di un nuovo debutto. La sua prima collezione Cruise, stagione 2025, va in scena a Londra, una città scelta non a caso, poiché è lì, all'Hotel Savoy che cominciò la storia di Guccio Gucci, il fondatore del brand con la doppia G. Lo scenario della sfilata è la Tate Modern Gallery. Le modelle discendono l'iconica scalinata a chiocciola e sfilano tra calcestruzzo e sprazzi di verde
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Sabato De Sarno ha scelto Londra, una città il cui spirito scorre nella storia di Gucci e che - dice - lo ha sempre accolto ed ascoltato. La City è il punto di partenza delle ispirazioni della Cruise 2025, una collezione che si distanzia, per molti versi, da quelle precedenti e che svela un lato inedito della personalità dello stilista, un lato romantico, parecchio evidente nelle creazioni in passerella
Milano Fashion Week, la sfilata di Gucci Fall/Winter 2024. FOTO
La Cruise 2025 di Gucci è una collezione inedita sotto vari punti di vista. Da un lato, c'è la volontà di riprendere spunti riconducibili allo stile british, dall'altro c'è il desiderio di esplorare un orizzonte nuovo, senza condizionamenti

Chi si era già affezionato alle costanti dello stile di De Sarno, come le creazioni in “Rosso Ancora”, (tonalità a cui lo stilista aveva legato il suo esordio da Gucci), farà bene ad allargare la visuale. Il colore simbolo delle prime collezioni caratterizza ancora alcuni look e alcuni accessori ma si dissolve completamente per far posto a una palette soft dove si fanno strada il marrone/camoscio, il grigio light, l'ocra, il verde menta, il rosa forte, il lilla

La stampa check, i tailleur e i soprabiti bon ton sono i pezzi chiave della parte della collezione che suona più Made in Britain. Le modelle indossano collane a doppio filo di perle, mocassini (con le calze con l'iconica fascia a bande verde e rossa) e ballerine, una delle novità della stagione. Anche De Sarno cede al Balletcore che da qualche anno spopola ovunque. Le nuove ballerine Gucci sono ultra decorate: hanno cinturini, fiocchi e il dettaglio metallico Horsebit
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La riscoperta dell'amore per la City di Guccio Gucci da parte di De Sarno si concretizza nella possibilità di caratterizzare le nuove bag della collezione col logo Gucci Blondie col simbolo G ad incastro in stile anni Settanta. Il logo riflette un tempo passato, l'attitude è tutta contemporanea

Tre look che riprendono il motivo a quadri e che riflettono l'artigianalità Made in Italy resa possibile dalle sarte e dai sarti dell'Atelier Gucci (a cui De Sarno dà i giusti meriti inserendoli nei suoi scatti proprio come ha sempre fatto il suo mentore, Pierpaolo Piccioli). Questi tre look realizzati con un sofisticato ricamo di perline di vetro sono i più preziosi dell'intera collezione

La seconda parte della sfilata è decisamente boho-chic. Via i soprabiti, via la pelle e il camoscio. Spazio a crochet, organza, trasparenze e a tutta la libertà degli anni Sessanta e Settanta che mette insieme lo stile italiano e quello Made in UK

Bluse ampie, borse a spalla extra-large, pantaloni in denim. Minimalismo, nelle linee, esuberante il decor. La primavera sboccia sui soprabiti. Le mini margherite sono il nuovo fiore feticcio di stagione

I nuovi colori di Gucci. Per questa Pre-Spring 2025 De Sarno aggiunge nella palette il giallo burro, il lilla, il celeste cielo, tutti esaltati da tessuti ultra sottili

Le Cruise sono collezioni (in origine) pensate per un pubblico di acquirenti vacanzieri. Chiudono il blocco di look che si inseriscono alla perfezione in un guardaroba quotidiano alcuni dress che accarezzano il pavimento con le maniche a cappa e un design plissé, anche questi figli degli anni Settanta. Richiamano Halston, che ha ispirato Tom Ford, leggendario stilista di Gucci? De Sarno sembra muoversi in maniera autonoma. Mentre tutti cercano di capire a chi si ispira lui si smarca finché può dalla tradizione e prova a tracciare il suo percorso (anche couture)

Le star affezionate a Gucci affollano la prima fila della sfilata londinese. Alla Tate Modern ci sono (da sinistra): Dua Lipa e sua sorella Rina, Demi Moore e Kate Moss (che ha anche fatto parte della campagna che annunciava l'evento nel Regno Unito)

Uomini del grande e piccolo schemo in Gucci (da sinistra): Paul Mescal, Pietro Castellitto ed Andrew Scott

Posano in total look Gucci (da sinistra) Tina Kunakey, Salma Hayek Pinault e Mark Ronson che, anche questa volta, ha curato il mix delle musiche del fashion show. Tra i brani anche Heart of Glass di blondie e The Power of Love di Frankie Goes to Hollywood