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Comicon 2024, Elodie e Manara, la sfida del corpo nudo femminile attraverso il disegno

Spettacolo

Vittoria Romagnuolo

Courtesy Napoli Comicon

La popstar italiana e il disegnatore conversano sull'arte, il desiderio e il corpo femminile, potente e in grado di suscitare emozioni. Elodie. “Volevo la libertà di movimento e riavere il pieno controllo su mio corpo. Il Maestro mi ha capita”

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Dopo l'incontro per l'illustrazione della copertina di Red Light, mixtape pubblicato lo scorso ottobre contenente sette tracce tutte da ballare, Elodie e Milo Manara si sono ritrovati sul palco del Teatro del Mediterraneo per una conversazione sul corpo, il desiderio e la femminilità che ha entusiasmato i fan della cantante e quelli del disegnatore al Comicon di Napoli, il Festival della cultura pop che terminerà domenica 28 aprile (IL PROGRAMMA).
“Ho scoperto la bellezza, l'eros e il corpo delle donne anche attraverso i disegni e i fumetti del Maestro Manara che leggevo a casa da ragazzina. Essere qui con lui oggi è per me un'emozione incredibile”, ha detto Elodie rivolgendo lo sguardo all'autore che ha parlato con entusiasmo dell'incontro con l'artista romana: “Avevo lavorato con Cocciante, Avitabile, Dalla, Antonacci. Tutti maschi”, ha detto Manara. “Quando Elodie mi ha chiesto di realizzare la copertina del suo nuovo album l'ho trovato doppiamente interessante”.

Il corpo di Elodie nei disegni di Manara

Non è stato necessario per Elodie e Milo Manara parlare a lungo prima di mettere a segno la copertina di Red Light che vede la cantante romana trasformata, senza troppo sforzo, in una delle meravigliose creature femminili, ammalianti e fascinose, che popolano l'universo del disegnatore dal tratto ultra riconoscibile.
Pur provenendo da generazioni e mondi molto diversi, i due creativi condividono ogni idea sul corpo delle donne che in Red Light è in primo piano. Sulla copertina del mixtape, Elodie è nuda, col seno coperto da lunghi capelli scuri e una mano chiusa in un pugno. Perché?
Risponde Manara. “Quando Elodie mi ha chiesto un disegno per il suo album mi ha mandato una serie di foto a cui ispirarmi. Ne ho scelta una in cui lei, nuda, si copriva con una mano. Ho tolto la mano pudica perché qui il tema non era il pudore, era tutto il contrario. C'era la sfida e la rivendicazione del corpo nudo femminile, un elemento che non lascia mai indifferenti, provoca turbamento, ed è questo il suo potere. Qui festeggiamo l'epifania della nudità ma stringiamo il pugno per dire 'Vediamo se qualcuno ha qualcosa da ridire'”.
La scrittrice Valeria Parrella, che ha moderato l'incontro, ha messo in evidenza come il pugno determini il movimento del disegno. Le ha risposto Elodie: “Il mio lavoro è molto fisico, io stessa, nel farlo, sto imparando a conoscere il mio corpo, come si muove nello spazio. Ho capito che il corpo è di tutti, ognuno lo può commentare e spesso sei tu stesso a farlo guardandoti allo specchio. Nei miei ultimi live volevo porre l'attenzione sul corpo”. Sul pugno ha aggiunto: “Mi ha emozionata. Quando l'ho visto, ho capito che il Maestro mi aveva capita, che non dovevo spiegare niente, aggiungere niente. La sfida è il mio modo di vivere. Coi live volevo libertà di movimento e riavere pieno controllo su mio corpo”.

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L'autore, che a settembre compirà settantanove anni, ha spiegato il suo amore per il corpo delle donne che ha sempre celebrato in maniera gioiosa e senza pregiudizi. “Sono felice di sapere che Elodie e molte altre donne si siano approcciate al corpo, al desiderio, attraverso i miei disegni. Sono cresciuto in una famiglia piena di donne e molto paritaria, mia madre guadagnava probabilmente più di mio padre, non ho mai pensato che ci fossero differenze di genere anche nell'approccio alla sessualità. Probabilmente, la mia rappresentazione della donna, eterosessuale, può contenere scorie di maschilismo, ma ho sempre disegnato la donna con grande rispetto”, ha spiegato il disegnatore.

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Elodie si impegna anche fuori dal palco per i temi che le stanno più a cuore. È notizia recente la sua nomina ad ambasciatrice di Save the Children, un ruolo che dà ufficialità all'impegno che la vede coinvolta già da tempo a favore dei giovanissimi del quartiere romano Quartaccio, in cui è cresciuta. La cantante, che si augura di iniziare da Roma un percorso che la porterà in altri quartieri difficili d'Italia, ha sottolineato l'importanza dell'istruzione, come strumento in grado di far oltrepassare ai ragazzi i confini dei posti in cui vivono.
Anche Milo Manara ha fatto l'elenco dei suoi prossimi progetti. Oltre al secondo volume de Il nome della rosa a fumetti, a cui tiene tantissimo, c'è un episodio ambientato nell'universo di Sin City a cui ha avuto accesso dopo aver discusso col suo creatore, Frank Miller.