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Brad Pitt e Angelina Jolie, nuove accuse sul "saccheggio" del vigneto

Spettacolo

Elena Pomè

©Getty

L'attrice ha accusato l'ex marito di aver sperperato i profitti della tenuta di Château Miraval in Francia e ha chiesto un risarcimento di 350 milioni di dollari

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La battaglia legale tra Angelina Jolie e Brad Pitt sulla tenuta vinicola di Château Miraval, acquistata dall’ex coppia nel sud della Francia nel 2008, prosegue. Come riportato da CNN, nei nuovi documenti processuali depositati in tribunale lo scorso lunedì Nouvel, l’ex società di investimento dell’attrice, ha accusato l’attore e i “cospiratori” di aver tentato di mantenere il controllo della tenuta “spogliando” e “saccheggiando” i suoi beni. Secondo l’accusa, Pitt avrebbe speso milioni di dollari di profitti per rinnovare la piscina, ristrutturare una scala per quattro volte e costruire uno studio di registrazione, e avrebbe intensificato la “cattiva condotta” dopo che l’ex moglie ha venduto in segreto le proprie quote all’azienda vinicola di proprietà dell’oligarca russo Yuri Shefler. “Pitt si è comportato come un bambino petulante” si legge nelle carte processuali e secondo Jolie, che ora ha richiesto un risarcimento di 350 milioni di dollari di danni, “è tutto fuorché un vignaiolo”.

TEMPESTE EMOTIVE E FINANZIARIE

Nel 2016, dopo una lite che avrebbe coinvolto due dei sei figli dell’ex coppia a bordo di un aereo, Jolie ha chiesto il divorzio. L’episodio denunciato dall’attrice si intreccia alla causa sulla tenuta vinicola, nella quale Pitt ha citato in giudizio l’ex moglie per aver violato l’“impegno reciproco e vincolante” di non vendere la propria quota senza il consenso dell’altro. Jolie, che ha negato di aver stipulato un simile accordo, ha invece affermato di aver ceduto la propria quota per ottenere “indipendenza economica” da Pitt e così “avere qualche forma di pace e chiudere questo capitolo profondamente doloroso e traumatico della sua vita e di quella dei suoi figli”. Per l'attore, che ha definito l'ex moglie "vendicativa", la decisione sarebbe piuttosto conseguita ad una pronuncia negativa emanata contro di lei nell'ambito della causa sulla custodia dei figli. Jolie ha invece sostenuto di aver tentato più volte di vendere la propria quota all’ex marito, che avrebbe però acconsentito solo a patto di firmare una clausola di non denigrazione che garantisse il silenzio sugli abusi da lei denunciati. “Brad ha ammesso la sua responsabilità per ciò che ha fatto, ma non quella di atti che non ha commesso” ha replicato il legale dell’attore, che in seguito alle indagini dell’FBI non ha nè subito arresti nè riportato incriminazioni.

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