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Ficarra e Picone di nuovo "Incastrati", su Netflix la seconda stagione

Spettacolo

Sabrina Rappoli

È una Sicilia raccontata con una leggerezza mai banale, quella del duo comico Ficarra e Picone, che tornano su Netlix ,( visibile anche su Sky Q e Sky Glass.) con la seconda stagione di Incastrati

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La seconda stagione di Incastrati arriva su Netflix, visibile anche su Sky Q e Sky Glass. Ficarra e Picone fanno ditta, l’hanno scritta, diretta e interpretata, cimentandosi di nuovo con una serie tv, nata inizialmente dopo il successo al botteghino del loro film “Il primo Natale”.

“Per le serie tv proviamo amore”, dice Valentino Picone. “La serie tv è uno sport diverso. Non si può paragonare il calcio alla pallacanestro, la pallacanestro alla pallavolo: è proprio un genere diverso. Nel realizzare Incastrati ci sono stati divertimento e amore, siamo partiti da qui per dare vita a questo lavoro”.

E’ un buon periodo per Salvo Ficarra e Valentino Picone, reduci dal successo del film di Roberto Andò “La stranezza”, che li ha visti recitare al fianco di Toni Servillo. Straordinarie maschere della comicità, se la cavano benissimo anche nei ruoli drammatici. Incastrati, mixa comedy e drama, raccontando la Sicilia con una leggerezza mai banale.

“Proviamo a ridere e a divertirci un po’ con tutto”, sottolinea Salvo, a proposito di Incastrati. “Nella serie ironizziamo sulla mafia, sul giornalismo, sul cibo, sul costume, l’amore, i rapporti umani, sulle mamme: insomma, ci siamo davvero divertiti”.

Salvo e Valentino nella finzione sono due antennisti, due eroi per caso, che si ritrovano nel mirino della mafia.

“La sfida di questa stagione è stata scoprire chi è l’assassino”, scherza Ficarra. “Forse l’ho capito, voglio vedere fino alla fine, fino all’ultima puntata, perché voglio essere sicuro; sarà una bella sfida, anche per il pubblico”.

A proposito della popolarità internazionale, conquistata dopo la prima serie, Salvo dice: “E’ un incidente di percorso, non è una cosa alla quale pensi prima. La storia è piaciuta, ci auguriamo che sia così anche con la seconda stagione”.

“E’ nato tutto da un divertimento”, confessa Picone. “Un giorno ci siamo detti: ti immagini a entrare e trovare una persona morta in un appartamento e due cretini che invece di chiamare la polizia, puliscono le impronte e vanno via? Che cosa potrebbe succedere? A quel punto abbiamo cominciato a giocare e giocando abbiamo dipanato la storia in due stagioni e adesso si conclude. Quindi, chi ha visto la prima stagione, saprà con la seconda stagione cosa accade; perché tutto torna, è tutto collegato”.

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“Alcuni ruoli mi sono piaciuti molto”, continua Valentino. Quello di Tonino Macaluso, il mafioso detto “Cosa inutile”, che non riesce a dire le bugie, perché quando le dice balbetta, interpretato da Toni Sperandeo: siamo molto fieri di quel personaggio”.

“Anche Leo Gullotta nei panni del procuratore Nicolosi ha disegnato un personaggio bellissimo, così umano e così determinato a trovare l’assassino del suo migliore amico, però, sempre corretto e rispettoso delle regole dello Stato. Ci è sembrato così di essere un po’ più vicini a grandi eroi che hanno illuminato in qualche modo il cammino”, incalza Salvo. Leo Gullotta, che, come Toni Sperandeo, aveva già collaborato con il duo comico nel film “L’ora legale”.

Incastrati è da vedere perché prede in giro quelli che come noi amano le serie tv”, conclude telegrafico Picone.

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