Il teatro milanese omaggerà Giuseppe Verdi con un doppio appuntamento autunnale: il 27, 28 e 30 ottobre l'Orchestra Sinfonica diretta da Claus Peter Flor eseguirà la messa da Requiem, mentre il 29 ottobre lo spettacolo Verdi legge Verdi racconterà la personalità del più grande operista italiano dell'Ottocento
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La settimana verdiana colorerà l’autunno dell’Auditorium di Milano con un doppio appuntamento dedicato al genio di Busseto: il Requiem di Giuseppe Verdi, la più celebre messa da morto mai composta, risuonerà sul palco giovedì 27, venerdì 28 e domenica 30 ottobre con l’Orchestra Sinfonica diretta da Claus Peter Flor, il Coro Sinfonico guidato da Massimo Fiocchi Malaspina e un cast che annovera la soprano Carmela Remigio, la mezzosoprano Anna Bonitatibus, il tenore Valentino Buzza e il basso Fabrizio Beggi, mentre Verdi legge Verdi, spettacolo diretto e interpretato da Massimiliano Finazzer Flory, racconterà sabato 29 ottobre l’affascinante personalità del massimo operista italiano dell’Ottocento.
LA MESSA DA REQUIEM
Il 22 maggio 1873 Alessandro Manzoni, uno degli autori più importanti del panorama italiano del XIX secolo, morì nella sua casa di Milano. Giuseppe Verdi rimase profondamente colpito e angosciato da quella morte, come emerge dalle dolenti parole scritte in una lettera alla comune amica Chiara Maffei: "Io non ero presente, ma pochi saranno stati in questa mattina più tristi e commossi di quello che ero io, benché lontano. Ora tutto è finito! E con lui finisce la più pura, la più sana, la più alta delle glorie nostre". Pochi giorni dopo, il grande compositore italiano mise in musica una Messa da morto per "dimostrare quant’affetto e venerazione ho portato e porto a quel grande che non è più". Il Requiem risuonò il 22 maggio 1874, primo anniversario della morte del Manzoni, e fu salutato così sulle pagine della Gazzetta Musicale Italiana: "Centoventi coristi e cento professori d’orchestra prenderanno parte a questa solenne cerimonia, la quale farà epoca nella storia dell’arte musicale". Uno dei più tradizionali riti milanesi, eseguito per oltre trenta volte in Italia e all’estero anche sotto la direzione del maestro Riccardo Chailly, prelude oggi alla tournée europea della monumentale pagina di Giuseppe Verdi che porterà l’Orchestra Sinfonica di Milano nelle importanti sale di Amsterdam (mercoledì 2 novembre), Barcellona (martedì 8 novembre), Madrid (mercoledì 9 novembre) e Alicante (venerdì 11 novembre).
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DIRETTORI E CAST DEL REQUIEM
Nato a Lipsia nel 1953, Claus Peter Flor ha spaziato nella sua carriera musicale dallo studio del violino alla direzione d’orchestra. Dopo il debutto con la Filarmonica di Berlino nel 1988, il Maestro Flor ha ricoperto, tra le altre, la carica di Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi dal 2003 al 2008 su invito del Direttore Musicale Riccardo Chailly e, nella stessa istituzione, la carica di Direttore Musicale della stagione 2017/2018, con il compito di sviluppare il repertorio mitteleuropeo. Direttore d’orchestra con una musicalità istintiva e incisiva, il Maestro Flor vanta infatti una prestigiosa carriera internazionale (dagli incarichi alla Philharmonia Orchestra di Londra alla direzione musicale della Malaysian Philharmonica), rinomata per la competenza e l’interpretazione del repertorio austro-germanico (comprensivo di Bruckner, Mahler, Strauss, Brahms e Schumann) e per la grande affinità con le opere di Shostakovich e con il repertorio ceco di Dvorak e Suk. Il rapporto di lunga data con l’Orchestra Sinfonica di Milano ha dato inoltre vita alla registrazione delle produzioni concertistiche dal vivo di tutte le Sinfonie di Mahler, la prima realizzata da un'orchestra italiana. Affiancano Flor il Maestro del Coro Massimo Fiocchi Malaspina e un cast d’eccellenza. La soprano Carmela Remigio abbraccia un vasto repertorio di opere barocche, di Puccini e di Mozart e, in particolare, ha interpretato più di cinquecento recite del Don Giovanni (lavorando anche con Peter Brook e Claudio Abbado) e ha collaborato con direttori come Riccardo Chailly e John Axelrod. La mezzosoprano Anna Bonitatibus ha debuttato nel 1999 alla Scala di Milano nel Don Giovanni sotto la direzione di Riccardo Muti e, da allora, si è esibita sui principali palcoscenici europei e nelle sale da concerto di tutto il mondo nelle opere barocche e francesi e nell’opera buffa napoletana, divenendo una delle interpreti più acclamate di Mozart. Il tenore Valentino Buzza ha lavorato con Riccardo Chailly e il basso Fabrizio Beggi ha calcato le scene italiane ed estere.
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LO SPETTACOLO VERDI LEGGE VERDI
L’omaggio teatrale del drammaturgo, attore, regista di teatro e di cinema Massimiliano Finazzer Flory, che interpreta Verdi “truccato” come se fosse uscito dal famoso ritratto di Boldini, esplora la biografia di Giuseppe Verdi con una selezione di lettere originali dedicate all’Italia, alla musica, alla politica, all’arte e alle tre passioni del compositore (Dante, Manzoni e Shakespeare) anche grazie alla collaborazione dell’Archivio Storico Ricordi, la casa editrice fondata a Milano nel 1808 che ha influenzato la storia culturale d’Italia e d’Europa pubblicando materiali di inestimabile valore storico e biografico come le opere dei cinque più grandi compositori lirici italiani Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi.
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IL DIRETTORE E INTERPRETE DI VERDI LEGGE VERDI
Massimiliano Finazzer Flory, uno dei massimi promotori della lingua italiana all’estero, ha rappresentato format sulla storia dell’arte in oltre 30 Paesi. Direttore di film come Essere Leonardo da Vinci, pluripremiato negli Stati Uniti, Ali dorate e La musa inquieta, rispettivamente presentati alla 76ª e 77ª Mostra del Cinema di Venezia, e ancora Altri comizi d’amore su Pier Paolo Pasolini e Un coach come padre, entrambi in uscita nel 2022, Finazzer Flory ha anche realizzato biografie e spettacoli su grandi personaggi come Virgilio, Borges, Mahler, Manzoni, Beethoven, Verdi e Dante Alighieri. Proprio il progetto Dante in Duomo, lettura integrale della Divina Commedia nel Duomo di Milano organizzata nel 2021 nell’ambito della direzione artistica del monumento, è sfociata in una lettera di attenzione della Segreteria di Stato per conto del Santo Padre, onorificenza che si somma, tra le altre, al Premio Cenacolo Editoria e Innovazione consegnato dal professor Umberto Eco e alla Medaglia d’Oro di Benemerenza Civica Ambrogino d’Oro. Finazzer Flory ha inoltre collaborato con personaggi che hanno fatto la storia dell’intrattenimento, come Andrea Bocelli, Angelo Branduardi, Mogol e Ornella Vanoni.