A un mese dallo scoppio della guerra, il regista ucraino ha voluto celebrare la sua terra con un video intenso e commovente sulle note di "1944", brano dell'ucraina Jamala che ha vinto l’Eurovision Song Contest a Stoccolma nel 2016
In uno dei momenti più difficili vissuti dal suo popolo, il videomaker ucraino Matt Evans (al secolo Gennadii Kravchenko, in Italia dal 2014) celebra la sua terra sconvolta dalla guerra (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI) con il video "We are Ukraine", sulle note di 1944, brano dell'ucraina Jamala che ha vinto l’Eurovision Song Contest a Stoccolma nel 2016, a Y-40 The Deep Joy, la piscina con acqua termale più profonda del mondo di Montegrotto Terme, in provincia di Padova.
UNA VIDEO DI SPERANZA E PACE
Una visione acquatica in cui Evans ha coinvolto connazionali come la 15enne Sophia Beatrice Maporti, ucraina da parte di mamma, il fotografo Alessandro Marcheselli, adottato da genitori italiani, la fotografa Olga Mufel nata a Kharkiv e ormai veneziana. Con loro due professioniste scappate qualche giorno fa dal loro Paese: la make up artist Anastasia Mekheda, arrivata con la figlia, i genitori, due cani e un gatto; la fotografa Margarita Hanhalo, da Kiev, in Italia con la figlia, la madre e il gatto.
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"Non ingoiate le nostre anime"
La ninna nanna cha apre il video, (che potete vedere in alto su questa pagina) è stata realizzata all'ucraina Tetiana Aleksandrova. Poi le immagini di un libro, lo stemma a tridente, la bandiera gialla e blu, come il grano e l’acqua che tornano nelle immagini, una bambina, un ragazzo e una ragazza, tutti con le vesti tipiche nazionali e l’immancabile coroncina di spighe e fiori. I diversi protagonisti del video si intrecciano e interagiscono tra di loro, in un continuo dialogo tra il passato del Paese ed il mondo moderno, in un presente terribile che fa presagire un futuro di paura. Il tutto mentre Jamala canta: "Quando ti arrivano gli estranei a casa, per portarvi la morte, come puoi spiegare loro che non sei colpevole? L’umanità piange, tutti muoiono, non ingoiate le nostre anime".
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Le parole di Matt Evans
"Non sono solo le mie origini ad avermi spinto alla guida di questo progetto – ha raccontato Evans - ma anche il fatto che la mia famiglia, mia madre, mia sorella, siano ancora a Kherson, in balia degli eventi. Come loro tanti miei amici, che non possono uscire dal Paese e che vivono da un mese in pericolo senza sapere cosa accadrà. Non posso guardare questo truce spettacolo restando dietro le quinte. Avevo bisogno di esprimere tutto quello che è il bello della mia Ucraina mostrandolo al mondo, anche in un momento - conclude - in cui la speranza sembra sospesa in una bolla, come in apnea".
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Il testo della canzone "1944" di Jamala
Quando gli stranieri arrivano
vengono nella tua casa
vi uccideranno tutti
e diranno
non siamo colpevoli
non siamo colpevoli
dov’è la tua testa?
l’umanità piange
voi pensate di essere dei
ma tutti muoiono
non ingoiare la mia anima
le nostre anime
non posso passare la mia giovinezza li
perchè tu mi hai rubato la pace
non potrei spendere la mia giovinezza li
perché tu mi hai rubato la pace
potremmo costruire un futuro
dove tutte le persone saranno libere
per vivere e amare
il momento più felice
dov’è il tuo cuore
l’umanità si leva
voi pensate di essere dei
ma tutti muoiono
non ingoiare la mia anima
le nostre anime
non posso passare la mia giovinezza li
perchè tu mi hai rubato la pace
non potrei spendere la mia giovinezza li
perché tu mi hai rubato la pace