Guerra Ucraina, la prima ballerina Olga Smirnova lascia il Bolshoi e la Russia

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L’artista, che si era schierata apertamente contro il conflitto, è entrata nel Balletto nazionale olandese insieme al collega Victor Caixeta del Mariinskij Ballet. Una decisione che arriva dopo la scelta del primo ballerino Jacopo Tissi, che ha lasciato momentaneamente la compagnia moscovita, e del direttore Tugan Sokhiev

Dopo le dimissioni del direttore Tugan Sokhiev e la decisione del primo ballerino Jacopo Tissi di lasciare il Bolshoi, anche la prima ballerina Olga Smirnova dice addio al teatro moscovita per entrare nel Balletto nazionale olandese. Smirnova si era apertamente schierata contro la guerra in Ucraina: “Non posso non dire che con ogni fibra della mia anima sono contro la guerra - aveva detto la prima ballerina, come riportato anche dal celebre coreografo russo Alexei Ratmansky - Non avrei mai pensato di vergognarmi della Russia, sono sempre stata orgogliosa dei talentuosi russi, dei nostri successi culturali, sportivi. Ma ora è stata tracciata una linea prima e dopo” (LE NOTIZIE IN TEMPO REALE - LO SPECIALE).

“Impossibile continuare a lavorare in Russia”

“Diamo il benvenuto alla prima ballerina Olga Smirnova del Russian Bolshoi Ballet e al solista Victor Caixeta del Mariinskij di San Pietroburgo nella nostra compagnia con effetto immediato - si legge in un post del Balletto nazionale olandese - Non è stato possibile per entrambi i ballerini continuare a lavorare in Russia a causa della guerra in Ucraina, motivo per cui entrambi hanno deciso di unirsi al Dutch National Ballet. Li accogliamo entrambi a braccia aperte. OIga danzerà il suo primo ruolo con la nostra compagnia nel balletto classico Raymonda (date da annunciare) che vedrà anche la partecipazione di Victor”. "Smirnova è stata esplicita nella sua recente denuncia dell'invasione russa dell'Ucraina che rende insopportabile per lei continuare a lavorare nel suo Paese", ha aggiunto il Balletto nazionale olandese.
Olga Smirnova è attesa anche al Teatro alla Scala nel gala che si terrà il prossimo 9 aprile in ricordo di Carla Fracci.

Toronto, ON- September 17  -  Mikhail Baryshnikov open an exhibit of his photography Looking for the Dance at One Yonge Street in the space that the Immersive Van Gogh is showing at.  in Toronto. September 17, 2021.        (Steve Russell/Toronto Star via Getty Images)

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L’addio di Jacopo Tissi e Tugan Sokhiev

Il 7 marzo era stato Jacopo Tissi, nominato primo ballerino lo scorso dicembre, ad annunciare via Instagram al corpo di ballo più famoso al mondo di lasciare "almeno per il momento". "Nessuna guerra può essere giustificata. Mai. E io sarò sempre contro ogni tipo di violenza. Sono scioccato da questa situazione che ci ha colpito da un giorno all'altro e, onestamente, per il momento, mi ritrovo impossibilitato a continuare la mia carriera a Mosca". Il giorno prima Tugan Sokhiev, direttore russo del Bolshoi di Mosca e dell'Orchestra nazionale del Capitole a Tolosa, ha scelto di dimettersi da entrambe le cariche, una "scelta obbligata ma impossibile" fra i suoi musicisti russi e quelli francesi. Sottoposto a diverse pressioni e invitato a esprimersi sul conflitto, Sokhiev ha diffuso un comunicato, riportandone parte del testo in un post su Facebook e premettendo di essere "contrario a tutti i conflitti, sotto qualsiasi forma". Ha definito "scioccante e offensivo che alcune persone rimettano in discussione il mio desiderio di pace e pensino che io, in quanto musicista, possa parlare di altro che non sia la pace sul nostro pianeta". "Noi musicisti, siamo qui per ricordare attraverso la musica di Shostakovich gli orrori della guerra. Noi musicisti siamo gli ambasciatori della pace. Invece di utilizzarci, noi e la nostra musica, per unire le nazioni e i popoli, veniamo divisi e ostracizzati".

Roberto Bolle Ucraina

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