Addio a Lina Wertmüller, camera ardente in Campidoglio: il saluto di amici e parenti. FOTO
Il feretro della prima regista nella storia a essere candidata all'Oscar è stato accolto a Roma, nella sua città natale. Si potrà renderle omaggio fino alle 20. Sabato 11 dicembre i funerali alle 11.30 alla Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo, vicino alla sua abitazione
È aperta in Campidoglio a Roma, fino alle 20 di oggi - venerdì 10 dicembre - la camera ardente della regista italiana Lina Wertmüller, scomparsa nella giornata di ieri all'età di 93 anni
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Sabato 11 dicembre, alle 11.30, si terranno i funerali alla Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo, vicino all'abitazione dove Wertmüller viveva (in foto, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e la figlia della regista, Maria Zulima Job)
Addio Lina Wertmüller, dai film cult all'Oscar. FOTOSTORIA
La camera ardente, aperta dalle 10, è allestita presso la sala della Promoteca del Campidoglio
Addio Lina Wertmüller, i film della regista. FOTO
A salutare la regista, la prima nella storia a essere candidata a un premio Oscar, anche il ministro della Cultura Dario Franceschini
Lina Wertmüller, il cordoglio del mondo dello spettacolo per la morte della regista
Tra i presenti alla commemorazione Dacia Maraini che, ai microfoni di Sky TG24, ha ricordato il suo primo incontro con la regista "visionaria", grazie all'amicizia in comune con Piera Degli Esposti
La conduttrice Maria Venier e l'attore, regista e produttore Ciro Ippolito davanti al feretro di Wertmüller
Presente anche Milena Vukotic
Veronica Pivetti alla camera ardente
Il sociologo Domenico De Masi esprime il suo cordoglio alla figlia di Wertmüller
Presente in Campidoglio Massimo Wertmüller, attore, doppiatore e nipote della regista scomparsa
L'attore Yari Gugliucci è andato a salutare la donna che ha definito la sua "seconda madre"
Così anche il produttore cinematografico Roberto Ciccutto
La figlia della regista mentre lascia un mazzo di fiori per la madre insieme al compagno Alessandro Santoni
Da sinistra a destra: Leopoldo Mastelloni, Francesco Rutelli, Massimo Wertmüller e Ciro Ippolito