Prima della Scala, 12 minuti di applausi per il Macbeth ma la regia divide. VIDEO

Spettacolo

Chiara Ribichini

Il dramma lirico di Giuseppe Verdi, con la direzione di Riccardo Chailly e un cast stellare, ha inaugurato la stagione. Un 7 dicembre ritrovato, dopo quello dello scorso anno in un teatro completamente vuoto. Dal loggione qualche contestazione per una regia forse troppo moderna. Anna Netrebko: "E' un nuovo mondo dell'opera e noi lo amiamo". Standing ovation per il presidente Mattarella all'ultima prima del suo mandato

Dodici lunghi minuti di applausi. Si chiude così il sipario sulla prima del Macbeth di Verdi, l’opera che ha inaugurato la stagione della Scala restituendo tutta la tradizione e l’atmosfera di un vero 7 dicembre. Con tanto di istituzioni e vip presenti. Primo tra tutti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto da una standing ovation nell'ultima prima del suo mandato. Dal pubblico si sono levate anche voci per chiedere un "bis" (VIDEO). 

"Un nuovo mondo dell'opera"

 

Sul podio il Maestro Riccardo Chailly che ha restituito tutta la potenza e l’intensità della partitura di Verdi. Sulla scena una realtà distopica e virtuale ispirata al film Inception. Una regia accolta da qualche contestazione arrivata dal loggione probabilmente perché recepita come troppo moderna.

“L’opera deve parlare all'oggi e deve parlare alle persone vive perché prodotta dalle persone vive. Non è museo e noi dobbiamo capire che grazie all’opera possiamo approfondire la nostra esistenza” ha sottolineato il regista Davide Livermore ai nostri microfoni durante l'intervallo (VIDEO). 

Applauditissimi i quattro protagonisti Luca Salsi, Anna Netrebko, Francesco Meli e Ildar Abdrazakov. Felici e commossi, al termine dello spettacolo hanno difeso la messa in scena. "Il pubblico ha sempre ragione e non si dicute. Ma noi non dobbiamo essere condizionati da questo. Abbiamo dato il massimo fin dalla prima prova, lo scorso 25 ottobre.  Se vogliamo solo scene dipinte stiamo a casa ad ascoltare dischi, che è meglio" rimarca il baritono Luca Salsi.

Così Anna Netrebko. "E' moderno, è un nuovo mondo nell’opera e noi lo amiamo”.

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Un messaggio per i teatri ancora chiusi

 

Tanti i protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo presenti. Tra questi Giorgio Armani, che dalla scorsa primavera è tornato ad essere socio sostenitore della Fondazione Scaligera e che ha curato l'addobbo floreale all'interno del Piermarini. "Dispiace che sia l'ultima prima di Mattarella" ha detto Armani entrando nel foyer (VIDEO). Presenti anche l'étoile Roberto Bolle (VIDEO), Diodato, Luca Argentero, Cesare Cremonini, Placido Domingo e Manuel Agnelli. "Trovo gli interpreti straordinari. La lirica può essere anche questo, non solo per esperti. Bisogna essere essere comunicativi con tutti" ha commentato durante l'intervallo il cantautore, frontman degli Afterhours e giudice di X Factor (VIDEO). 

Una prima  in cui la Scala ha ritrovato il suo pubblico dopo lo spettacolo "A riveder le stelle" andato in streaming lo scorso anno da un teatro completamente vuoto.

E questa sera tra gli ospiti c'era anche il virologo Roberto Burioni. “L’anno scorso non c’eravamo, quest’anno l’orchestra è in buca, noi in platea e sui palchi. Tutto questo è possibile grazie ai vaccini” ha sottolineato.

Una giornata di rinascita con il pensiero rivolto agli artisti ancora lontani dalle scene a causa della pandemia.

"Vorrei dare un messaggio fraterno a tutti i teatri che non hanno questa fortuna di essere aperti. Come in Germania o in Austria. Vogliamo dire che pensiamo a tutti quelli che lavorano in questi teatri" ha detto il sovrintendente Dominique Meyer.

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