L'artista britannico è deceduto lo scorso 27 agosto al Royal Stoke University Hospital, nella contea inglese dello Staffordshire, a causa del virus. Era un convinto sostenitore delle teorie no vax ma si era pentito e aveva lanciato un appello in favore della campagna vaccinale prima di morire
È morto Marcus Birks: il cantante britannico è deceduto lo scorso 27 agosto al Royal Stoke University Hospital, nella contea inglese dello Staffordshire, a causa del Covid-19, come ha scritto anche la Bbc. L’artista aveva 40 anni ed era un convinto sostenitore delle teorie no vax (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL COVID LIVE).
La moglie Lis: "Non so come affrontare questo dolore"
Birks, dopo aver contratto il virus era stato ricovero in ospedale, dove aveva poi dovuto affrontare un lungo calvario in terapia intensiva. Dopo la sua morte, la moglie Lis ha reso omaggio al marito e ha scritto: “Il mio cuore è stato completamente strappato via e non so come affrontare un tale dolore”. La donna è incinta e Birks sarebbe presto diventato papà.
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L'appello di Birks prima di morire
Birks credeva di essere immune alla malattia perché si considerava in perfetta forma fisica e raramente si ammalava. In un’intervista rilasciata alla Bbc l'11 agosto, si era detto “scioccato” quando gli è stata diagnosticata la malattia, ammettendo di non essere vaccinato. Poi l’artista aveva lanciato un appello in favore proprio della campagna vaccinale: “Se non ti sei ammalato non pensi che ti ammalerai, quindi ascoltami. Quando ti senti come se non riuscissi a respirare a sufficienza, questa è la sensazione più spaventosa del mondo“.