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Britney Spears "libera", il padre rinuncia a essere suo tutore

Spettacolo

Svolta nella lunga battaglia legale. Il genitore, secondo quanto riportano media americani, ha deciso di lasciare il suo ruolo. La cantante aveva avviato un'azione in tribunale perché la 'tutela' del padre, secondo lei, non era altro che una forma di abuso

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Il padre della cantante Britney Spears lascerà il suo ruolo di tutore dei beni della figlia: lo riferiscono media Usa, tra cui Variety, che hanno visionato documenti che lo indicano. La decisione darebbe una svolta ad una lunga battaglia legale tra genitore e figlia. L'artista, 39 anni, aveva avviato un'azione in tribunale per liberarsi dalla 'tutela' del padre Jamie, che secondo lei non era altro che una forma di "abuso". Gli avvocati del padre avevano annunciato opposizione, negando che le cose stessero come sosteneva la popstar.

Il passo indietro del padre

Jamie Spears ha depositato un atto in risposta all'istanza presentata dalla figlia presso la Corte superiore di Los Angeles. Il padre dell'artista ha formalizzato il passo indietro e la rinuncia alla tutela, sebbene i suoi legali, come riportato da Variety, evidenzino che "non ci sono motivi concreti per sospendere" la tutela "o rimuovere" il genitore della posizione. “Tuttavia, anche se il signor Spears è bersaglio incessante di attacchi ingiustificati - si legge nel documento - non crede che una battaglia pubblica con sua figlia sarebbe nel suo interesse”.

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L'avvocato dell'artista: "Una grande vittoria per Britney"

"Questa è una grande vittoria per Britney Spears e un altro passo verso la giustizia", ​​afferma Mathew Rosengart, che da luglio è l'avvocato della popstar. I legali dell’artista si dicono “lieti che il signor Spears e il suo avvocato abbiano ammesso oggi in un deposito che deve essere rimosso”, ma allo stesso tempo sono “delusi, tuttavia, dai loro continui attacchi vergognosi e riprovevoli alla signora Spears”.

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Una battaglia legale che va avanti dal 2008

La cantante, è sottoposta alla tutela del padre Jamie dal 2008, quando fu ricoverata in un reparto psichiatrico a seguito di un trattamento sanitario obbligatorio. Con la conservatorship, strumento legale americano che permette al tutore di controllare il patrimonio e la vita personale della persona assistita, il patrimonio dell'artista (circa 60 milioni di dollari) è finito completamente in mano al padre. Ma come denunciato a più riprese da Britney Spears, il genitore non avrebbe amministrato solo i beni della figlia, ma esercitato potere decisionale e controllo totale sulla vita della star. A sostegno dell'artista e del movimento #FreeBritney, si sono schierati in tempi recenti, colleghe e colleghi come Madonna, Courtney Love, Christina Aguilera, Justin Timberlake, Miley Cyrus, Ariana Grande. 

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