
Teatro dell’Opera di Roma, “La Bohème” di Livermore al Circo Massimo. FOTO
Una Bohème 'pittorica' nello scenario magico del Circo Massimo. Il capolavoro di Giacomo Puccini è andato in scena ieri, ultimo titolo del cartellone estivo del Teatro dell'Opera di Roma

La bohème di Giacomo Puccini ha chiuso la stagione estiva 2021 del Teatro dell’Opera di Roma: in scena al Circo Massimo, dal venerdì 30 luglio (poi tre repliche fino al 5 agosto, inizio ore 21)
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L’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma è stato realizzato in collaborazione con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, e andato in scena alle Terme di Caracalla nel 2014 e ripreso l’anno successivo con la regia di Davide Livermore, qui nelle triplice veste anche d scenografo e costumista
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Per questo particolare allestimento della Bohème si è deciso che il riferimento culturale doveva essere l'impressionismo francese, nel rispetto anche del periodo storico d'ambientazione. Il tutto arricchito da un tocco di modernità fra video mapping e proiezioni. Anche l’utilizzo di sette famose opere d’arte (da Renoir a Monet) che circondano i protagonisti e si animano contribuiscono ad alimentare il continuum fra pittura e musica
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Il regista Livermore colloca l’azione in in un immaginario, grande atelier con pitture in animazione a sostegno degli attori per raccontare la tormentata storia d’amore di Mimì e Rodolfo e fotografare le esistenze degli artisti bohèmien nella Parigi di fine Ottocento
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Queste le parole del regista dell'opera, Livermore: "Colloco l'azione verso la fine dell'Ottocento ma cerco di guardare il dramma attraverso il filtro della grande pittura francese dell'epoca. Ogni atto è dominato da una tela, o da un insieme di tele, che trasformano ciascun ambiente in una sorta di grande atelier".

Nei ruoli principali dell’opera piccinina del 1896, Vittoria Yeo (anche Aida alle Terme di Caracalla nel 2019) che interpreta Mimì e Piero Pretti che interpreta Rodolfo, suo ruolo di debutto nel 2006, e all’Opera anche con Luisa Miller

Completano il cast Luca Micheletti che si alterna con Ernesto Petti (1 agosto) o nel ruolo di Marcello. Simone Del Savio sarà Schaunard, Gabriele Sagona sarà Colline, Sara Blanch sarà Musetta e Domenico Colaianni interpreta Benoît e Alcindoro. Partecipano all’allestimento anche gli allievi della Scuola di Canto Corale e della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma

Nell’opera in quattro quadri su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, da Scènes de la vie de bohème di Henri Murger e Théodore Barrière, tra le fredde soffitte parigine, il quartiere latino e il Caffè Momus, si consuma la tormentata storia d’amore di Mimì e Rodolfo, giovani squattrinati armati di coraggio e speranza

Al volgere del XIX secolo l’opera pucciniana, andata in scena per la prima volta in assoluto il 1° febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, apre uno squarcio tra i tetti di Parigi e racconta le misere esistenze dei bohémien, artisti entusiasti, ardenti di forti passioni per i quali l’arte non è un mestiere ma una fede.