"Un messaggio contro il bodyshaming": Vanessa Incontrada posa nuda su Vanity Fair

Spettacolo

Giuseppe Pastore

In copertina sul numero in uscita il 30 settembre, l'attrice e conduttrice spagnola racconta il rapporto con il proprio corpo: "Dobbiamo tutti affrontare, capire e celebrare una nuova bellezza"

“Il momento più bello degli ultimi anni”. Vanessa Incontrada compare nuda sulla copertina di Vanity Fair in edicola il 30 settembre, e in questo caso la bellezza non è solo quella estetica e oggettiva dell'attrice e conduttrice di Barcellona, ma anche quella morale di un discorso che vale per tutte le donne (e non solo). “Questa cover è il punto d'arrivo di un percorso che vede il mio corpo diventare un messaggio: dobbiamo tutti affrontare, capire e celebrare una nuova bellezza”. Appunto, la bellezza (STAR AL NATURALE: FOTO).

Sono tempi in cui si parla diffusamente di body positivity e sui social si moltiplicano anche le influencer che intendono trasmettere messaggi intelligenti a favore di un rapporto più rilassato con il proprio fisico, contro un'idea di perfezione astratta e irreale che può danneggiare seriamente la mente e il corpo di chi segue – magari non del tutto consapevolmente – modelli negativi e diseducativi. Va in questa direzione questa copertina, intitolata “Nessuno mi può giudicare (nemmeno tu)”, che sarà accompagnata sui canali social di Vanity Fair da un video-monologo dell'attrice e da una serie di incontri, dibattiti e interviste. “Nel 2008 ho avuto mio figlio Isal. La maternità trasforma il tuo corpo, succede a tutte le donne. E il mio si trasformò molto. Partirono le critiche. Critiche feroci. Critiche crudeli”, racconta Incontrada. “Si dice sempre che i peggiori attacchi arrivino da chi conosci. Io non la penso così: le parole che mi ferirono di più arrivarono da chi non conoscevo. Ero delusa, ferita e disorientata: ma perché essere così cattivi?".

 

Solare, brillante, autoironica, l'attrice racconta senza pesantezza il rapporto quotidiano tra una donna e il proprio corpo: "A volte prendi peso, altre lo perdi. Un mese sei a dieta e vuoi perdere quei tre chili, un altro ti senti a posto con te stessa. Siamo donne, funziona così. È naturale, va accettato e va soprattutto rispettato. Nessuno ti può né ti deve giudicare. Ho finalmente capito che la battaglia del corpo non riguardava più me ma tutte le donne. E che se potevo mettere a disposizione di altre la mia esperienza, beh, era arrivato il momento di farlo".

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In un numero a tema sulla body positivity, Vanity Fair ospita anche gli interventi di Barbara Alberti, la scrittrice Teresa Ciabatti, il critico e fashion curator Maria Luisa Frisa e la calciatrice Sara Gama, capitana della Nazionale Italiana femminile; in più, un servizio di moda che celebra la bellezza non convenzionale e fuori dagli schemi, rappresentata da dodici modelle. "Abbiamo voluto questa copertina e abbiamo chiesto a Vanessa di posare nuda per noi per riflettere sul tema della body positivity e sulle implicazioni del concetto classico di bellezza sulle nostre vite", dichiara il direttore di Vanity Fair Simone Marchetti. Una scelta per distruggere i vecchi stereotipi, dando voce al corpo e ai pensieri di Vanessa Incontrada: mettersi a nudo per mettere a nudo una cultura maschilista e dei tabù ancora per troppi versi ancorati a quei lontani anni Sessanta in cui Caterina Caselli cantava Nessuno mi può giudicare. Titolo, come si vede, valido ancora oggi.

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