
Il grande regista è scomparso il 30 luglio 2007. Nella sua filmografia capolavori come "L'avventura" e "Blow up", che gli hanno permesso di ottenere anche un Oscar alla carriera nel 1995. LA FOTOGALLERY

30 luglio 2007: il mondo del cinema piange la morte di Michelangelo Antonioni. Il 94enne regista era considerato uno dei più grandi registi di sempre, con le sue opere ha infatti profondamente rivoluzionato la storia della settima arte - Il sito di Michelangelo Antonioni
Il sito di Michelangelo Antonioni
Nato nel 1912 a Ferrara, Michelangelo Antonioni (in foto a Londra negli anni '60) si laurea in Economia e Commercio, avvicinandosi al cinema come critico. Successivamente si trasferisce a Roma per studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia, collaborando con registi del calibro di Roberto Rossellini - Blow Up, in mostra Antonioni e la fine della Swinging London
Blow Up, in mostra Antonioni e la fine della Swinging London
La prima opera, il documentario "Gente del Po", arriva nel 1947, ma è con "Cronaca di un amore" (1950) che si fa notare nell'ambiente. L'opera, che narra la storia di un adulterio nel mondo della borghesia lombarda, si distanzia per temi e modalità di messa in scena dalla corrente neorealista in voga in quegli anni. Al primo lungometraggio fanno seguito "I vinti" (1953), "La signora senza camelie" (1953), "Le amiche" (1955) e "Il grido" (1957). In foto, Antonioni con Bernardo Bertolucci nel 1984 –Il Giappone secondo Michelangelo ed Enrica Antonioni
Il Giappone secondo Michelangelo ed Enrica Antonioni
Uno dei capolavori della sua filmografia è "L'avventura" (in foto una scena del film), distribuito nel 1959. L'opera rappresenta il primo capitolo di una tetralogia esistenziale in cui Antonioni affronta i temi dell'incomunicabilità e dell’alienazione. Fanno parte dello stesso ciclo "La notte (1961)", "L'eclisse" (1962) e "Deserto rosso" (1964), con cui vince il Leone d’Oro alla mostra del cinema di Venezia –La trama di "L'avventura"
La trama di "L'avventura"
Protagonista delle quattro pellicole è Monica Vitti, con la quale Antonioni intrattiene una relazione non solo professionale, ma anche sentimentale, durata circa quattro anni. Nel 1972 conosce l'attrice Enrica Fico, che sposa nell'1986 e che gli resterà accanto fino alla morte. In foto, Michelangelo Antonioni e Monica Vitti a Venezia nel 1962 –La trama di "L'avventura"
La trama di "L'avventura"
Negli anni '60 il regista intraprende un'avventura professionale all'estero, realizzando film in lingua inglese interpretati da attori stranieri. Il primo è "Blow up", pellicola articolata sulla dicotomia tra realtà e apparenza e sul ruolo preponderante dell'immagine nella società. In foto, Antonioni e Billy Wilder a Cannes nel 1982 -La trama di "Blow up"
La trama di "Blow up"
Seguono "Zabriskie point" (1970), ambientato negli anni della contestazione giovanile, "Professione reporter" (1975), con Maria Schneider e Jack Nicholson (in foto con lui nel 1995) e "Identificazione di una donna" (1982). Colpito nel 1985 da un ictus che lo priva quasi totalmente della parola e lo lascia paralizzato dal lato destro, dirige prima di morire solo altre due pellicole: "Al di là delle nuvole" (1995), assistito da Wim Wenders e un episodio del film "Eros" (2004) –La trama di "Zabriskie point"
La trama di "Zabriskie point"
Regista, sceneggiatore e pittore, Antonioni ha ricevuto anche il Leone d'oro alla carriera al Festival di Venezia nel 1983 e l'Oscar alla carriera nel 1995 - L'Oscar a Michelangelo Antonioni
L'Oscar a Michelangelo Antonioni
A Cannes ha ottenuto invece due volte il premio della giuria per "L’avventura" e "L’eclisse" e la Palma d’oro per "Blow up". Con "La notte" e "Il grido" ha invece vinto rispettivamente l’Orso d’oro al Festival di Berlino e il Pardo d’oro a Locarno. In foto, il regista a Los Angeles nel 2005 – La trama di "L'eclisse"
La trama di "L'eclisse"
Dopo la morte di Antonioni gli sono state dedicate numerose mostre e retrospettive. A Busto Arsizio è nato nel 2008 l'Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni (ICMA), per la formazione di nuove leve della cinematografia. Nel 2015 la Cinematheque Francaise (in foto) ha organizzato una mostra a lui dedicata, così come Roma ne ha celebrato la poetica con un'esposizione a Palazzo dei Diamanti nel 2013 -Il cinema di Antonioni in mostra a Parigi
Il cinema di Antonioni in mostra a Parigi