
Dal 25 febbraio al 7 maggio lo "Wow Spazio Fumetto" allestisce un'esposizione dedicata all'opera di Alessandro Manzoni. Da Francesco Gonin a Paperino, ecco come è stata raccontata e parodiata. FOTOGALLERY

Tra le riduzioni in serie a fumetti dei "Promessi Sposi", la prima è quella realizzata nel 1953 da Domenico Natoli per la Magnesia San Pellegrino. Alla mostra, realizzata in collaborazione tra gli altri con il Centro studi manzoniani, è possibile ammirarne i preziosi originali -
Il Centro studi manzoniani
A Francesco Gonin si deve la prima rappresentazione grafica dei personaggi del romanzo "I Promessi Sposi", al quale lo "Wow" dedica una mostra da sabato 25 febbraio. La versione illustrata firmata da Gonin risale al 1840 e fu voluta dallo stesso Manzoni -
La sede dell'esposizione
Si tratta di un percorso che accompagna per la prima volta i visitatori attraverso il mondo manzoniano raccontato per immagini. Come quelle di una delle versioni disneyane, "I Promessi Paperi". Nella foto la tavola in cui i Bassotti si rivolgono a Paperino reinterpretando la celebre frase rivolta dai bravi a don Abbondio -
Buon compleanno, Paperino
"Questo matrimonio non s'ha da fare". Ancora una divertente parodia Diney della stessa scena: stavolta si tratta dei "Promessi Topi” del 1989 con Pippo nel ruolo dell'ignavo prelato. Per tutto il periodo della mostra, cioè fino al prossimo 7 maggio, saranno organizzate attività didattiche, visite guidate e laboratori di disegno a tema -
50 anni senza Walt Disney
Tutti conoscono l'inizio dell'opera di Manzoni - “Quel ramo del lago di Como...”. Eccone la versione dei “Promessi Paperi”, in un particolare della prima tavola del fumetto. Una delle sezioni dell'esposizione porta il visitatore alla scoperta della Milano seicentesca in cui Manzoni ambientò il suo romanzo -
Sondaggio, quale personaggio preferite?
Tra le trasposizioni a vignette celebre anche quella disegnata per "Il Giornalino" nel 1984, bicentenario della nascita di Manzoni, da Claudio Nizzi e Paolo Piffarerio (di cui vediamo l'illustrazione nella quarta di copertina del libro). L'ultima, invece, porta la firma di Marcello Toninelli, già autore della "Divina Commedia" a fumetti -
Divina Commedia da ridere
Anche i Flintstones del duo Hanna-Barbera si sono misurati con i personaggi di Renzo e Lucia (qui interpretati da Fred e Wilma, alias “Frenzo e Lucy”). All'interno della mostra anche una sezione dedicata al collezionismo, con le figurine Liebig e le cartoline tratte dal film di Eleuterio Rodolfi del 1913 -
I "Promessi Sposi" a San Siro
Altra trasposizione cinematografica quella del film del 1941 con Gino Cervi, di cui vediamo un particolare del volantino. Tanti anche gli sceneggiati televisivi, da quello storico realizzato dalla Rai nel 1967 (che incollò allo schermo 18 milioni di telespettatori) al kolossal firmato da Savatore Nocita nel 1989. Di questi, e delle tante versioni dedicate alla Monaca di Monza, lo "Wow" mette a disposizione del pubblico manifesti e contributi video -
La riduzione del Quartetto Cetra
Tante anche le parodie: la primissima venne pubblicata negli anni Cinquanta sulla rivista satirica “Marc'Aurelio”, ma la più famosa resta probabilmente "I Promessi Paperi" (in foto). A cimentarsi con il capolavoro manzoniano anche altri tra i maggiori eroi del fumetto umoristico, come Geppo e Alan Ford -
Manzoni e gli Sgommati