Fino al 26 febbraio 2017, il Museo delle Culture ospita una mostra sul noto artista americano con 140 lavori realizzati tra il 1980 e il 1987. Tra opere di grandi dimensioni, disegni, foto e collaborazioni d'autore (come quella con Andy Warhol), ecco come ha cambiato la storia dell'arte
Fino al 26 febbraio il Mudec di Milano dedica una mostra all'artista statunitense Jean-Michel Basquiat (Credits: Jean-Michel Basquiat, Job Analisis [sic], 1983 Mugrabi Collection © The Estate of Jean-Michel Basquiat by SIAE) -
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L'esposizione del Mudec presenta 140 lavori realizzati tra il 1980 e il 1987 (Credits: Jean-Michel Basquiat, Back of the Neck, 1983 Mugrabi Collection © The Estate of Jean-Michel Basquiat by SIAE 2016) -
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Nato a New York il 22 dicembre 1960 e scomparso il 12 dicembre 1988 a solo 28 anni, Basquiat è uno dei più importanti pittori contemporanei statunitensi. Il padre era originario di Haiti, mentre la madre aveva origini portoricane (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
Informazioni sulla mostra
Insieme a Keith Haring, Basquiat è uno dei principali interpreti del graffitismo, movimento che ha portato l'arte di strada nei musei di tutto il mondo. Al Mudec sono presenti sia opere di grandi dimensioni che disegni, foto e piatti di ceramica (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
David Bowie, a Bologna i ritratti cult di Brian Duffy: FOTO
Tutte le opere di Basquiat sono caratterizzate dall'uso di materiali poveri a cui si unisce il tipico segno grafico (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
Dai quadri agli oggetti di design, in mostra la collezione di Bowie
La mostra è organizzata secondo due chiavi di lettura: uno cronologico e uno più geografico, che guida alla scoperta delle località che hanno segnato il suo percorso artistico (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
La città invisibile: una mostra racconta lo spopolamento in Sardegna
La musica, il jazz, i fumetti, l'anatomia, ma anche la scrittura e la poesia: sono questi i temi ricorrenti dell'opera di Basquiat (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
Gommoni, selfie e sculture. "Libero" di Ai Weiwei a Firenze. FOTO
Oltre alla mostra, il Mudec ha organizzato anche un programma di eventi, proiezioni e conferenze per immergersi nell'epoca in cui ha vissuto Basquiat: tra la fine degli anni '70 e '80 a New York esplodevano l'hip hop, post-punk, and street art (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
Le donne di Garry Winogrand in mostra al MAN di Nuoro. FOTO
Tra i film in programma ci sono "Basquiat" di Julian Schnabel, "The Radiat Child" di Tamra Davis, "Andy Warhol, A documentary Movie" (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
Guillermo Del Toro in mostra a Los Angeles
La mostra si apre con la sezione "studio in strada", corrispondente agli anni 1977-81, quando Basquiat inizia a diventare famoso per gli enigmatici graffiti SAMO comparsi nelle strade di SoHo e del Lower East Side di New York (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
"David Bowie is": a Bologna la mostra multimediale sul Duca Bianco
Molte delle prime opere di Basquiat furono dipinte su finestre e porte che trovava abbandonate per strada (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
Fumetti, musica, super ospiti: Lucca Comics festeggia 50 anni
In molte opere di Basquiat, parole e lettere, spesso impiegate in senso astratto, si mescolano alle immagini (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
Da Banksy a Roma a Escher a Milano: le mostre da vedere quest'estate
La seconda sezione ci porta, invece, in Italia, a Modena. Nel 1981 il gallerista Emilio Mazzoli organizza la prima esposizione personale di Basquiat. L'artista presentò la mostra non con il proprio nome, ma con l'acronimo SAMO. Dopo Modena, non userà più questo acronimo (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
Mimmo Jodice, la retrospettiva al Museo Madre di Napoli. Le foto
Gran parte delle opere più iconiche di Basquiat sono state realizzate nel seminterrato della galleria di Annina Nosei in Prince Street, a SoHo (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
Straordinaria Italia, viaggio negli ultimi anni in 150 scatti d’autore
Dopo il successo delle sue opere, nel 1982 Basquiat si trasferisce nello studio di Crosby Street (1982-83) a pochi isolati dalla galleria di Annina Nosei. Qui poteva lavorare con maggiore tranquillità e disporre di uno studio spazioso (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
Roma, in mostra la “Vera Fotografia” di Berengo Gardin
Nel 1984, Andy Warhol affitta a Basquiat un'antica rimessa per carrozze in Great Jones Street, nel quartiere NoHo. In questa fase le opere di Basquiat diventano più profonde e spirituali (Credits: Basquiat @MUDEC © Photo Carlotta Coppo) -
"Segni, Alfabeti, Scritture", la mostra al Macro di Roma. FOTO