Rinoceronti bianchi del Nord, un'operazione per evitare l’estinzione

Scienze
Una fase dell'operazione (Foto sito Avanatea - Sean Viljoen, Jan Zwilling, Ami Vitale)

Sono stati prelevati dieci ovociti dalle ultime due femmine rimaste in vita della specie, che rischia seriamente di scomparire. Ora saranno fecondati in vitro e impiantati in una madre surrogata 

A marzo 2018 era morto Sudan, ultimo esemplare maschio di rinoceronte bianco del Nord rimasto al mondo. L’animale era deceduto per complicazioni mediche dovute all'età (45 anni). Sudan viveva insieme ad altre due femmine anziane della stessa specie nella riserva ‘Ol Pejeta Conservancy’ in Kenya, protagoniste ora di un passo decisivo nel tentativo di salvare questa specie dall'estinzione. Sono stati infatti prelevati con successo gli ovociti dalle due femmine, Najin e Fatu, ultimi esemplari viventi della specie. Lo ha comunicato il gruppo internazionale di ricerca che lavora a questo progetto, di cui fa parte anche l'Italia, con la presenza degli esperti del laboratorio Avantea, guidato da Cesare Galli. Al progetto partecipano anche l'Istituto Leibniz per lo zoo e la ricerca sulla fauna selvatica (Izw) a Berlino, lo zoo di Dvur Králové nella Repubblica Ceca, la riserva Ol Pejeta Conservancy e la società Kenya Wildlife Service (Kws) che gestisce la fauna selvatica del Kenya.

Una procedura mai tentata prima

Come si può leggere nel comunicato stampa diramato dopo l'operazione, il 22 agosto 2019 una squadra di veterinari ha prelevato con successo dieci ovociti dalle due femmine che vivono a Ol Pejeta Conservancy in Kenya, con una procedura che non è mai stata tentata prima d’ora nei rinoceronti bianchi settentrionali. Le uova saranno ora inseminate artificialmente con lo sperma congelato di alcuni tra gli ultimi maschi della specie (Suni, morto nel 2014 e appunto Sudan) che erano rimasti in vita e in seguito l'embrione verrà trasferito in una madre surrogata della specie di rinoceronte meridionale, geneticamente legata al cugino settentrionale. “La fecondazione artificiale è in programma domenica 25 agosto”, ha detto Galli all’Ansa. “Puntiamo a ottenere almeno due embrioni e considerando che ci vogliono otto giorni per il loro sviluppo, questa fase si concluderà il 3 o 4 di settembre". Questa operazione, come sostengono i veterinari, è un passo avanti importante nella speranza di salvare il rinoceronte bianco settentrionale dalla completa estinzione.
 

I dettagli dell’operazione

"Siamo stati in grado di raccogliere un totale di 10 ovociti , 5 da Najin e 5 di Fatu , dimostrando che entrambe le femmine possono ancora fornire uova e quindi aiutare a salvare queste magnifiche creature", hanno detto il professor Thomas Hildebrandt dell'Istituto Leibniz e il dottor David Ndeereh del Kenya Wildlife Service. La procedura è stata condotta con una sonda, guidata da ultrasuoni, che ha raccolto gli ovociti dalle ovaie degli animali sottoposti ad anestesia generale. “L'anestesia non ha avuto complicazioni, anche se questi animali non sono stati immobilizzati negli ultimi cinque anni", hanno detto i medici. “Il numero di ovociti raccolti è un successo e una prova meravigliosa della cooperazione tra scienziati ed esperti che può portare a prospettive positive anche per animali che stanno per affrontare l'estinzione”, hanno commentato.

Una speranza per la specie

"L'operazione effettuata significa che la produzione di un embrione di rinoceronte bianco settentrionale in vitro , tentativo che non è mai stato fatto prima è una realtà tangibile per la prima volta", ha detto ancora Cesare Galli, a capo del laboratorio italiano di tecnologie avanzate per la ricerca biotecnologica e riproduzione animale. Avantea ora fertilizzerà le uova in vitro usando il seme crio-conservato di Suni e Sudan. La procedura fa parte di un progetto di ricerca internazionale chiamato ‘BioRescue’, un consorzio di finanziato dal Ministero federale tedesco per l'Istruzione e la ricerca (BMBF).

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