Il baby pitone è morto poche settimane dopo esser stato ritrovato vicino a Darwin. Per gli esperti nessun legame con fattori ambientali: la mutazione era frutto di un processo naturale
Hanno fatto rapidamente il giro del mondo le foto di un singolare serpente a tre occhi scovato in Australia. Il giovane pitone è morto poche settimane dopo il ritrovamento, avvenuto grazie ai ranger locali su un’autostrada del Northern Territory, a poca distanza dalla città di Darwin. Il Northern Territory Parks and Wildlife Service ha dato notizia della scoperta sulla propria pagina Facebook, pubblicando la foto che è stata condivisa migliaia di volte nel giro di poche ore. L’immagine mostra un primo piano del serpente con il terzo occhio ben visibile sulla parte superiore della testa. Il ranger Ray Chatto ha affermato a NTNews di essere rimasto molto sorpreso dall’abilità dell’animale di “sopravvivere in natura con questo tipo di deformità: prima della sua morte, faceva fatica a nutrirsi”.
Il terzo occhio si è formato molto presto
Dopotutto, gli ideatori di Game of Thrones non ci erano andati poi così lontani: il corvo a tre occhi forse non esisterà, ma fino a poco fa anche un serpente con questa caratteristica sarebbe stato un candidato ideale a una serie fantastica. Al contrario, il pitone tappeto lungo circa 40 centimetri ritrovato a marzo sulle strade del Northern Territory apparteneva alla realtà, seppur così insolito da far pensare a una sorta di mutazione legata a fattori ambientali, come ipotizzato sui social network. Tuttavia, le analisi ai raggi X eseguite in seguito al ritrovamento hanno smentito questa versione, specificando che il terzo occhio si sarebbe formato piuttosto presto, “durante lo sviluppo dell’embrione”, come spiegato su Facebook dal Northern Territory Parks and Wildlife Service, che ricorda inoltre che “i rettili deformi sono relativamente comuni”.
La mutazione può fare parte dell’evoluzione
Allo stesso modo, secondo gli esperti non si tratterebbe di due teste formatesi insieme, come accaduto invece in altri casi. Interpellato dalla BBC, il professore dell’Università del Queensland Bryan Fry ha confermato che mutazioni di questo tipo possono far parte di un normale processo evolutivo, sebbene il rettile australiano rappresenti un caso piuttosto “rozzo e deforme”. “Non ho mai visto prima un serpente a tre occhi, - ha commentato Fry - ma nel nostro laboratorio abbiamo un pitone tappeto a due teste. Si tratta soltanto di un tipo di mutazione differente, come ad esempio quella che vediamo nei gemelli siamesi”.