Come funziona il pensiero creativo? Il cervello blocca le idee ovvie

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Uno studio ha dimostrato che le onde cerebrali alfa si intensificano quando si è alla ricerca di idee più originali, un’attività che inibisce invece i pensieri scontati 

Mettersi alla ricerca dell’idea giusta è spesso complicato, soprattutto per la quantità di spunti che si rivelano inadatti e sono quindi da scartare. All’interno di questo processo, un grande aiuto arriverebbe proprio dal cervello, in grado di bloccare sul nascere i pensieri più ovvi e non utili all’obiettivo, in modo da spianare la strada verso le idee più creative. A rilevare l’interessante procedimento cerebrale sono stati i ricercatori di due atenei londinesi, la Queen Mary University e la Goldsmiths University of London. I risultati dello studio, pubblicati su Proceedings of the National Academy of Science, guardano specificamente all’attività delle onde cerebrali e a come queste siano utili per sviluppare pensieri più originali.

Il ruolo delle onde cerebrali alfa

Qual è il segreto per arrivare il più in fretta possibile all’idea geniale? In diversi ambiti si utilizza, ad esempio, la tecnica del brain storming, chiedendo a un gruppo di individui di proporre in rapida serie tutto ciò che viene in mente. Secondo il team di ricerca, invece, il cervello umano agirebbe in senso contrario, come un filtro volto a bloccare i pensieri che non aiutano a raggiungere l’obiettivo prefissato. Più precisamente, gli studiosi hanno notato che, quando si è alla ricerca di un pensiero creativo, si verifica un’intensificazione delle oscillazioni alfa nell’area temporale destra del cervello, onde cerebrali che coincidono con la necessità di sopprimere associazioni particolarmente comuni e permettono al contrario di sviluppare idee ovvie o meno abituali. Il fenomeno è stato osservato grazie a un encefalogramma che ha monitorato l’attività elettrica dell’organo umano.

Strade inusuali necessarie per la creatività

I livelli più elevati di queste onde cerebrali riscontrati dai ricercatori bloccano le idee banali sia per quanto riguarda il pensiero creativo convergente, volto a trovare una soluzione rapida e adatta al contesto, che quello divergente, che consente di sviluppare più idee elaborate e originali. Secondo Joydeep Bhattacharya, coautore delle ricerche, battere strade inusuali è “necessario per pensare in modo creativo, e le nostre scoperte forniscono alcune prove su come questo venga fatto nel cervello”. Uno degli esperimenti condotti, ha inoltre mostrato che quando le persone provano a sviluppare concetti partendo da una parola solitamente partono da associazioni più forti e immediate per poi spostarsi verso quelle più remote e creative. 

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