Scoperto in origine nel 1802, il corpo celeste è stato esaminato attraverso un’immagine tridimensionale, diffusa dal Massachusetts Institute of Technology. Dallo scatto emerge la presenza di ben 36 crateri presenti sulla sua superficie
Gli asteroidi sono presenti in numerose forme e dimensioni, ma nessuno ancora sembrava assomigliare ad una pallina da golf. Eppure è quello che ha scoperto un team di astronomi che hanno osservato da vicino un asteroide particolare, pesantemente costellato da numerosi crateri, che conferiscono questa forma così bizzarra. L’asteroide in questione è Pallade, dal nome della dea greca della saggezza, che era stato originariamente scoperto nel 1802.
Le dimensioni di Pallade
Pallade è il terzo oggetto più grande presente nella Fascia Principale degli asteroidi (la regione del sistema solare situata all’incirca tra le orbite di Marte e di Giove), ed ha una massa che è quasi un settimo delle dimensioni della Luna. Per secoli, gli astronomi hanno notato che l'asteroide transita lungo un’orbita significativamente inclinata rispetto alla maggior parte degli altri oggetti spaziali presenti in quell’area. In un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy”, i ricercatori hanno rivelato per la prima volta le immagini dettagliate di Pallade, inclusi una serie di ingrandimenti sulla sua superficie così fortemente craterizzata. Questi scatti sono stati poi diffusi dagli astronomi del Massachusetts Institute of Technology (Mit). “Da queste immagini possiamo dire che è l’oggetto più ricco di crateri che conosciamo nella cintura degli asteroidi. È come scoprire un nuovo mondo”, ha spiegato Michaël Marsset, autore principale dello studio.
Ben 36 crateri sulla superficie
Analizzando nel dettaglio le immagini dell’asteroide, ottenute utilizzato lo strumento di osservazione “Sphere” presente sul Very Large Telescope (Vlt) situato in Cile e da cui è stata prodotta una sequenza di 11 scatti per realizzare un’immagine tridimensionale, gli esperti hanno notato che i crateri presenti su Pallade sembrano ricoprire almeno il 10% della sua superficie. Come specifica anche il portale di "Global Science", gestito dall’Asi, al momento sono 36 i crateri individuati dagli esperti, tutti dotati di un diametro superiore ai 30 chilometri. Questi dati sono “indicativi di una violenta storia di collisione", spiegano i ricercatori nel loro articolo. Infatti pare che crateri di simili dimensioni possano essere stati generati da un impatto con un oggetto spaziale e per saperne di più sulla storia, il team di esperti ha condotto una serie di simulazioni sulle possibili collisioni dell’asteroide negli ultimi quattro miliardi di anni.
Due curiosità sull’asteroide
Altre caratteristiche interessanti sono emerse dallo studio. Tra queste un punto luminoso presente nell’emisfero meridionale dell’asteroide e un bacino da impatto, molto ampio, rinvenuto lungo l’equatore di Pallade. Anche in questo caso c’è di mezzo una collisione, dicono gli astronomi, probabilmente avvenuta 1,7 miliardi di anni fa con un corpo tra i 20 e i 40 chilometri di larghezza. A proposito del punto luminoso, invece, gli esperti dicono sia possibile si tratti di un deposito di sale molto esteso.