L’astronauta catanese ha pubblicato sul proprio profilo Twitter alcune delle fotografie più belle realizzate a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. L’ultima è dedicata alla Sardegna
Sul suo profilo
Twitter, l’astronauta catanese Luca Parmitano continua a postare alcune delle immagini più belle realizzate a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Dopo aver pubblicato pochi giorni fa una fotografia della
Sicilia vista dallo spazio, il primo agosto AstroLuca ha condiviso anche uno scatto in cui è possibile ammirare la Sardegna. “Catturata nel riflesso del Sole”, ha scritto l’astronauta sulla piattaforma di microblogging.
Poche ore prima, Parmitano aveva pubblicato un’altra immagine, raffigurante un medaglione con il logo dell’European Astronaut Center. “Questo medaglione con il logo dell’European Astronaut Center va in orbita insieme agli astronauti dell’Esa, un’idea di @astro_alex. Lo porto in volo, con orgoglio, per la prima volta, poiché è stato realizzato dopo la missione #Volare”, spiega AstroLuca in un post.
Le altre foto pubblicate su Twitter
In una terza foto, pubblicata il 31 luglio, Luca Parmitano ha immortalato la linea scura che percorre rapidamente la Terra, scandendo l’arrivo della notte. "Osservare con i propri occhi la notte che avanza, la linea di confine tra l'oscurità e il giorno, è sempre un'esperienza di surreale, inesplicabile emozione", scrive l’astronauta su Twitter. La suggestiva fotografia è stata scattata dalla Cupola, la grande finestra panoramica della Stazione Spaziale Internazionale.
Infine, il 30 luglio, AstroLuca ha pubblicato sul proprio profilo un’immagine che lo ritrae impegnato nella configurazione dell’esperimento GRIP. “Nel laboratorio dell’ESA, il Columbus, lavoro alla configurazione per GRIP, un esperimento di neuroscienza che studia come la nostra percezione di massa, movimento e l’interfaccia con il nostro corpo cambiano in microgravità. #Beyond”.
La missione Beyond
Nel corso della missione Beyond, gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale condurranno oltre 50 esperimenti scientifici di varia natura, alcuni dei quali legati all’impatto della condizioni di microgravità sul corpo umano. Il primo test di questo tipo è iniziato lo scorso 24 agosto: si chiama Nutriss e potrebbe aiutare a capire come mantenere in equilibrio il rapporto tra massa magra e massa grassa durante le missioni più lunghe, tra cui quelle che in futuro porteranno l’uomo su Marte.