Chandrayaan 2 ci riprova. Dopo il lancio bloccato il 14 luglio per un problema tecnico, ora la capsula dovrebbe essere pronta a partire per toccare il Polo Sud della Luna
A distanza di 11 anni dalla prima missione (Chandrayaan 1), che aveva contributo a dimostrare la presenza di acqua sulla Luna, per il prossimo 6 settembre l’India ha in programma il suo primo allunaggio controllato, per diventare la quarta potenza mondiale a compiere una simile impresa, dopo l’ex Unione Sovietica, gli Stati Uniti e la Cina. In quest’ottica, alle 23:21 (ora italiana) di domenica 14 luglio era stato previsto il lancio di Chandrayaan 2, la capsula che avrebbe dovuto arrivare sul Polo Sud della Luna dopo un volo di cinque settimane, partendo dalla base di Satish Dawan, sulla costa sudorientale del Paese.
Un guasto tecnico
Quando sembrava tutto pronto, il conto alla rovescia del lancio era stato bloccato circa un'ora prima del decollo per un problema tecnico al lanciatore, il vettore satellitare geosincrono Mark III. Ora, come annunciato dall'agenzia spaziale indiana Isro (Indian Space Reseach Organisation), è stato schedulato un nuovo tentativo di lancio, previsto per il 22 luglio, alle 14:43 ora locale.
Il secondo tentativo
La nuova data è stata fissata prima di quanto si potesse prevedere: subito dopo il rinvio, infatti, i tecnici avevano ipotizzato che i tempi per identificare la problematica che ha impedito il lancio e porvi poi rimedio avrebbero potuto essere anche lunghi. Ma così non è stato. Come riporta il sito dell’Isro, Mark III il più potente razzo vettore indiano, porterà in orbita un orbiter, un lander e un rover e sarà protagonista di una serie di manovre effettuate per alzare la sua orbita e mettere Chandrayaan 2 sulla traiettoria di trasferimento lunare. Il giorno dell'atterraggio, il lander si separerà dall'orbiter e quindi eseguirà una serie di manovre complesse per trovare zone sicure e prive di rischio per l’atterraggio. Il lander, in caso di esito positivo della missione, dovrebbe quindi atterrare vicino al Polo Sud della Luna. Successivamente, il rover uscirà dalla capsula ed effettuerà esperimenti sulla superficie lunare per un periodo di un giorno lunare pari a 14 giorni terrestri. L’orbiter, invece, continuerà la sua missione per la durata di un anno.