Antico impatto dell'asteroide Vesta spiegato da meteoriti terrestri

Scienze
L'asteroide Vesta visto dalla sonda Nasa Dawn (Getty Images)

Partendo da rari meteoriti ferro-rocciosi, i ricercatori hanno ricostruito una collisione di 4,5 miliardi di anni fa che spiegherebbe la struttura di Vesta e dei corpi celesti da esso provenienti 

La misteriosa composizione di alcuni rari meteoriti caduti sulla Terra ha permesso ai ricercatori di ricostruire un violento impatto risalente a 4,5 miliardi di anni fa tra l’asteroide Vesta e un altro corpo celeste. È questa la nuova ipotesi proposta da un team di ricercatori all’interno di uno studio pubblicato su Nature Geoscience che ripercorre l’evoluzione di Vesta, uno dei sassi cosmici più grandi conosciuti, sulla base delle informazioni ottenute dall’analisi di alcuni mesosideriti ritrovati sulla Terra dal 1861 al 2014. Questi rari meteoriti, formati da roccia e ferro, hanno infatti fornito preziosi indizi che sembrerebbero evidenziare una parentela con Vesta.

L’associazione tra Vesta e i meteoriti sulla Terra

Dopo Ceres, Vesta è il secondo oggetto più grande presente nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove e con un diametro di circa 525 chilometri a volte risulta visibile dalla Terra con l’utilizzo di binocoli. Per ricostruire in maniera più accurata la storia di questo corpo celeste i ricercatori hanno analizzato cinque mesosideriti ritrovati tra Cile, Africa nordoccidentale e Iowa, negli Usa, dal 1861 al 2014. Questi meteoriti rappresentano circa il 2% di quelli fin qui noti, una rarità data da una composizione in parti uguali di silicati e ferro, ingredienti che provengono solitamente dalla crosta rocciosa e nucleo fuso di un asteroide. Partendo da questa idea, il team ha guardato agli zirconi contenuti nei meteoriti ferro-rocciosi ritrovati sulla Terra scoprendo che la fusione tra silicati e metalli sarebbe avvenuta nel nucleo di un asteroide dal diametro di 530 chilometri circa 4,52 miliardi di anni fa. Comparando queste informazioni con le caratteristiche di Vesta, i ricercatori hanno dunque ipotizzato un’antica collisione.

La collisione spiega la struttura dell’asteroide Vesta

Secondo la versione proposta dal team di ricerca, infatti, un corpo roccioso grosso circa un decimo di Vesta si sarebbe scontrato con l’emisfero settentrionale dell’asteroide, provocando un impatto violento che ha generato crateri talmente profondi da arrivare fino al nucleo. Parte dei detriti sollevati dalla collisione sarebbero poi ricaduti in prossimità del polo Sud di Vesta, spiegando così sia la forma asimmetrica del corpo celeste che l’insolita crosta particolarmente spessa rilevata in quella stessa area dalla sonda della Nasa Dawn. Successivamente, altri impatti minori avrebbero creato crateri sovrapposti e sarebbero alla base della formazione dei meteoriti ritrovati sulla Terra, composti da materiali provenienti dalla crosta e dal nucleo di Vesta. Oltre a risolvere i misteri riguardo l’evoluzione di questo asteroide, il metodo utilizzato potrà risultare utile per studiare altri corpi planetari. 

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