All'origine del fenomeno ci sarebbe un buco nero massiccio che cattura le stelle nelle vicinanze e rigetta nello spazio parte del loro materiale, che poi esplode nelle conformazioni gassose
L’universo non finisce mai di stupire con i suoi singolari fenomeni. Un gruppo di astronomi, guidato da Judith Irwin e da Ralf-Jürgen Dettmar, rispettivamente della Queens University (Canada) e dell'Università della Ruhr (Germania), ha scoperto una galassia distante 67 milioni di anni luce dalla Terra che emette delle enormi bolle di gas, probabilmente causate da un buco nero situato nel suo centro.
Spiegazione ancora incerta
Descritte sull'Astrophysical Journal, le bolle della galassia NGC 3079 sono state osservate dal telescopio a raggi X 'Chandra' della Nasa e si estendono per 5mila anni luce. Gli astronomi hanno ipotizzato che queste formazioni potrebbero essere generate da un buco nero massiccio, il quale, grazie alla sua incredibile forza gravitazionale, cattura e fagocita le stelle nei pressi del centro della galassia, scagliando in seguito queste enormi conformazioni gassose a una velocità che si avvicina a quella della luce. Gli esperti ancora non sanno dare un spiegazione precisa a questo singolare evento astronomico, ma pensano che il materiale stellare rigettato sia quello che cade nella zona più interna del disco che circonda il buco nero, materiale che, una volta nello spazio, esplode dando origine alle bolle di gas.
In passato, un fenomeno simile ma molto più esteso - circa 50mila anni luce - è stato osservato anche nella Via Lattea e la nuova scoperta potrebbe ora aiutare a fare luce sulla natura di quelle che gli astronomi chiamano le 'bolle di Fermi'.
La possibile scoperta di FarFarOut
Se l’universo profondo riserva sempre sorprese, lo stesso si può dire anche del Sistema solare, che potrebbe arricchirsi di un nuovo 'abitante'. L’astronomo Scott Sheppard e il suo gruppo di ricerca potrebbero infatti aver scoperto un nuovo pianeta, il più lontano mai osservato, e subito ribattezzato FarFarOut, ‘ancora più lontano’. Il corpo celeste si troverebbe a circa 20 miliardi di chilometri dal Sole e potrebbe battere il record stabilito da FarOut, individuato lo scorso dicembre dallo stesso team di ricerca a 18 miliardi di chilometri dalla nostra stella. Ora, gli scienziati stanno analizzando tutti i dati in loro possesso per confermare o meno l’esistenza del pianeta.