Il 21 dicembre 2018 Juno compirà il suo sedicesimo flyby in volo a 200.000 chilometri orari sulle nubi del pianeta e regalerà altri preziosi scatti della sua atmosfera
Juno, la sonda della Nasa in missione per studiare Giove, è a metà della sua avventura.
Dopo il lancio, avvenuto il 5 agosto 2011, il velivolo ha raggiunto l’orbita del più grande pianeta del Sistema solare nel mese di luglio 2016. Da più di due anni, ogni 53 giorni, Juno sfreccia da polo a polo alla velocità di oltre 200.000 chilometri orari, tenendo una distanza di soli 5.053 chilometri dalla sommità dell’atmosfera di Giove. La sonda percorre all’incirca 55 chilometri al secondo: sulla Terra sarebbe in grado di volare da Torino a Roma in meno di dieci secondi.
Sedicesimo flyby da polo a polo
Il 21 dicembre 2018, Juno compirà la sua sedicesima ‘picchiata’ in volo sulle nubi di Giove e ci regalerà altre immagini mozzafiato del pianeta. La sonda è, infatti, dotata della Junocam, una tecnologica fotocamera di ultima generazione che cattura scatti preziosi dell’atmosfera di Giove, raccolti dalla Nasa sul suo sito internet.
"Con il sedicesimo flyby scientifico avremo la copertura globale di Giove”, spiega Jack Connerney, Juno deputy principal investigator della Space Research Corporation di Annapolis, in Maryland.
La missione di Juno
Juno, nel corso della sua missione, ha permesso agli appassionati del settore di ammirare nitidamente alcune straordinarie caratteristiche di Giove, quali i vortici presenti sulla superficie e la macchia rossa, simbolo per eccellenza del pianeta, che con il tempo si sta rimpicciolendo. Junocam si è rivelato un prezioso strumento scientifico che ha permesso ai ricercatori di scovare alcuni misteri che attanagliavano il pianeta più massiccio del Sistema solare.
“Abbiamo già riscritto i libri su come lavora l'atmosfera di Giove e sulla complessità e l'asimmetricità del suo campo magnetico”, spiega Scott Bolton, principal investigator di Juno, del Southwest Research Institute di San Antonio.
Nella seconda parte della missione, Juno indagherà la profondità dei venti zonali di Giove e permetterà di comprendere come “si origina il suo campo magnetico e la struttura e l’evoluzione del suo interno”.
L'esplorazione di Juno terminerà probabilmente nel mese di luglio 2021, quando la sonda della Nasa compiendo il suo ultimo volo in orbita si disintegrerà tra le nubi del pianeta.