Un fenomeno sempre più frequente che può portare alla morte degli organismi marini. Nel video la spiegazione delle cause e perchè questo rappresenta una minaccia globale
Conosciuti per le infinite colorazioni, i coralli e il loro ecosistema sono messi in pericolo dal loro possibile sbiancamento, un fenomeno sempre più frequente che può causare la morte degli organismi marini.
Durante il corso della loro evoluzione i coralli hanno stretto una convivenza simbiotica con una particolare specie di alga, la Zooxanthella. Questo organismo fornisce al corallo i nutrimenti necessari alla sopravvivenza e, allo stesso tempo, è responsabile della sua colorazione.
Il costante aumento delle temperature degli oceani può costringere però la Zooxanthella a fuoriuscire dal corpo del suo ospite, privandolo dei suoi toni colorati e lasciandolo esposto a malattie. Infatti, in assenza dell’alga, i coralli possono incorrere in una maggiore possibilità di stress e morte.
Con già quattro eventi di massa di sbiancamento alle spalle, nel 2024 gli oceani devono affrontarne una nuova ondata. Secondo Derek Manzello, coordinatore dell’Osservatorio delle barriere coralline del National oceanic and atmospheric adminitration (Noaa), “Siamo letteralmente seduti sull’orlo del peggior evento di sbiancamento nella storia del pianeta”.
Avvenuta tra il 2014 e il 2017, la precedente ondata è stata responsabile della morte del 15% delle barriere coralline di tutto il mondo. A soffrire è stata anche la Grande barriera corallina, il più grande ecosistema marino lungo le coste dell’Australia. Infatti l’innalzamento delle temperature degli oceani ha causato la morte del 75% dei coralli al suo interno, privando la barriera dei suoi caratteristici colori.