Con il via libera della Federal Aviation Administration, oggi 6 giugno dal sito di Boca Chica, base dell'azienda di proprietà di Elon Musk nel Texas meridionale, è partito il vettore di SpaceX per le esplorazioni spaziali, il l più grande razzo mai costruito, alto 121 metri
La società spaziale privata statunitense SpaceX ha effettuato un nuovo lancio sperimentale di Starship, l' astronave che secondo progetti della NASA verrà utilizzata in futuro per tornare a esplorare la Luna con esseri umani. Il lancio è avvenuto dalla base di Boca Chica, in Texas, senza equipaggio ed è considerato un nuovo importante test dopo i miglioramenti ottenuti con i tre test svolti in precedenza.
Super Heavy è tornato integro
Il lancio di Starship è avvenuto come previsto con la grande astronave alta 50 metri che ha superato l’atmosfera, spinta da Super Heavy, il razzo alto 70 metri e dotato di 33 motori alimentati a ossigeno liquido e metano liquido. Il precedente volo sperimentale era avvenuto il 14 marzo scorso.
Raggiunto l’ambiente spaziale, Super Heavy si è separato da Starship e ha avviato una manovra per tornare verso la Terra. A poche migliaia di metri dalle acque del Golfo del Messico, il razzo ha riacceso i motori per effettuare un ammaraggio controllato in assetto verticale. Non era mai accaduto prima che Super Heavy tornasse integro sul nostro pianeta ed è uno dei principali progressi rispetto al test sperimentale dello scorso marzo quando si era distrutto nelle fasi di rientro.
approfondimento
Elon Musk: "Grazie a SpaceX porteremo un milione di coloni su Marte"
Testare la resistenza dell'astronave
Starship è protetta da 18mila piastrelle di ceramica esagonali, ciascuna grande più o meno quanto un piatto, e il test serve per verificare la loro resistenza e soprattutto la capacità di rimanere saldamente attaccate al resto dell’astronave. che entrerà quindi nell’atmosfera in assetto orizzontale per tuffarsi poi nell’oceano Indiano. Quando si troverà a poca distanza dal mare , accenderà i motori per compiere un’ultima manovra e mettersi nuovamente in assetto verticale in modo da rallentare la discesa prima del contatto con l'oceano.