La cometa 12P/Pons-Brooks si avvicina al sole, il Gruppo Astrofili Palidoro la fotografa

Scienze
Credit: Gruppo Astrofili Polidoro / Facebook

L'immagine è stata realizzata da Paolo Giangreco Marotta grazie a uno dei sedici telescopi dell'associazione culturale e, in seguito, elaborata da Giuseppe Conzo, presidente del Gruppo. La Pons è una cometa periodica e il 2 giugno raggiungerà il punto massimo di avvicinamento alla Terra

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La cometa 12P/Pons-Brooks si sta avvicinando al Sole e il Gruppo Astrofili Palidoro, attivo nel Lazio, l’ha catturata in un incredibile scatto, opera di Paolo Giangreco Marotta. L’immagine, che inquadra in primo piano il corpo celeste in avvicinamento al sole, è stata realizzata grazie a uno dei sedici telescopi del Gruppo Astrofili, ed è stata poi elaborata da Giuseppe Conzo, presidente dell’associazione culturale, che ha sommato quaranta pose da sessanta secondi ciascuna.

La “Cometa del diavolo”

L’astro è conosciuto anche con il nome di “Cometa del diavolo”: il nome si deve alla forma assunta dal corpo lo scorso luglio, durante una delle sue eruzioni. Secondo gli astronomi, infatti, sembrava quasi che presentasse delle corna, proprio come le più comuni raffigurazioni del demonio.

L’astro appartiene alla famiglia della cometa di Halley. Fu scoperto per la prima volta nel 1812 da Jean Pons (da cui ha preso il nome) e poi nuovamente da William Brooks nel 1883. Queste due osservazioni da parte degli astronomi sono legate al fatto che Pons sia una cometa periodica, visibile ogni 71 anni, periodo in cui segue un’orbita ellittica intorno al Sole. Nel 2024, avremo la possibilità di osservarla nelle prossime settimane, mentre si avvicina al nostro pianeta. L’avvicinamento massimo al Sole si verificherà il 21 aprile, mentre il 2 giugno sarà il giorno in cui la Cometa raggiungerà il punto più prossimo alla Terra. Tuttavia, come Conzo ha sottolineato, “quest’oggetto sarà difficilmente visibile a occhio nudo, ma in fotografia potrebbe essere immortalato per l'occasione”. Conzo ha aggiunto che “la cometa, infatti, potrebbe avere un repentino cambio di luminosità proprio nelle ore che precedono l'eclissi”.

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