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Pericolo estinzione rinoceronte bianco, ottenuta prima gravidanza in vitro

Scienze
Credit: National Geographic

L'embrione è stato impiantato nella femmina di una sottospecie simile del sud dell'Africa. L'animale, di nome Curra, è morto per un'infezione batterica, ma gli scienziati hanno accertato una gravidanza di 70 giorni. La vicenda dà speranza alla missione salvataggio del mammifero a rischio 

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È la volta buona per salvare il rinoceronte. O almeno questa è la speranza degli scienziati e degli ambientalisti del consorzio Bio Rescue, che sono riusciti ad ottenere la prima gravidanza al mondo di un rinoceronte bianco dell’Africa settentrionale dopo il trasferimento di un embrione. Un grande successo, se si pensa al rischio della sottospecie che al momento conta solo due femmine anziane, tenute sotto scorta armata nel recinto Ol Pejeta Conservancy di una ricerca in Kenya. 

L’esperimento

L’embrione, prodotto in vitro, è stato trasferito in Curra, una madre surrogata di rinoceronte bianco meridionale, sottospecie simile a quella del nord dell’Africa. I risultati dell’esperimento hanno rivelato una gravidanza di 70 giorni dopo la morte di Curra, avvenuta a causa di un’infezione batterica non correlata. Prima dell’impianto dell’embrione il 24 settembre dello scorso anno, è avvenuto l’accoppiamento con un toro teaser sterile, fondamentale per identificare il periodo fertile e fare in modo che il trasferimento vada a buon fine. 

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Le ragioni dietro al rischio d’estinzione

La complicata situazione dei rinoceronti bianchi settentrionali è dovuta dalla richiesta da parte del mercato internazionale del loro corno per applicazioni medicinali e incisioni. La sottospecie non è la sola ad essere a rischio: tra gli altri, sono corrono il pericolo di estinguersi anche i rinoceronti di Giava e Sumatra e il rinoceronte maggiore con un corno. 

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Il sostegno pubblico e privato

A supportare l’operazione degli scienziati, sono intervenuti il Ministero federale tedesco dell’Istruzione e della Ricerca, il Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research, il Safari Park della Repubblica Ceca, il Kenya Wildlife Research, il Safari Park della Repubblica Ceca, il Kenya Wildlike Service, Ol Pejeta Conservancy e il professore di biologia del genoma dell’Università di Osaka del Giappone Katsuhiko Hayashi. Il significativo sostegno riscontrato nel pubblico e nel privato dimostra l’importanza per l’ecosistema di un passo del genere, nel cammino verso la limitazione del rischio di estinzione delle specie animali. 

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