Covid-19, Science: per ora non necessario vaccino per gli animali

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Cani e gatti, anche se possono essere infettati dal coronavirus Sars-CoV-2 "non svolgono un ruolo importante nella trasmissione della malattia agli esseri umani. Inoltre la manifestazione sintomatica della malattia negli animali domestici sembra essere lieve o del tutto assente". Lo sottolinea un articolo pubblicato sulla rinomata rivista scientifica

Sono necessari vaccini per animali domestici? Come verranno sviluppati? E quanto velocemente potrebbero essere disponibili? A queste ed altre domande cerca di trovare riposta un report pubblicato sulla rivista specializzata Science, dal quale emerge che al momento non c'è un bisogno urgente di sviluppare un vaccino anti Covid per gli animali domestici. Sebbene i dati indichino la possibilità di infezione da parte di alcune specie, nel caso specifico di cani e gatti "non è ancora chiaro quanti esemplari siano stati infettati dal nuovo coronavirus, ma la manifestazione sintomatica della malattia sembra essere lieve o del tutto assente". Inoltre, come dimostrato da precedenti studi di settore, cani e gatti, anche se possono essere infettati dal coronavirus Sars-CoV-2 non rappresentano un pericolo per l’uomo.

Cani e gatti non sono un pericolo per l'uomo: vaccino non è necessario

 

“SARS-CoV-2 non è mai stato un problema esclusivamente umano, fin dai primi giorni della pandemia gli animali domestici, il bestiame e la fauna selvatica sono stati oggetto di diverse domande relative alla possibilità di contrarre l’infezione", ha dichiarato, William Karesh, vicepresidente esecutivo per la salute e le politiche presso EcoHealth Alliance, un'organizzazione no profit che tiene traccia delle malattie emergenti negli animali.
Tuttavia, rassicura l'esperto, "gatti e cani non svolgono un ruolo importante nel mantenimento o nella trasmissione della malattia agli esseri umani. Di conseguenza, "non è necessario un vaccino per il mantenimento della salute pubblica". Un'ulteriore conferma in merito arriva dalle scelte adottate dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), che concede licenze commerciali per i vaccini per animali domestici: l'agenzia non ne sta attualmente approvando nessuno per Covid-19, in quanto,  i "dati non indicano che un tale vaccino avrebbe valore".

 

Persone e animali possono trasmettere il virus alla fauna selvatica?

 

Il quadro cambia se si prendono in considerazione altri animali. Studi di laboratorio suggeriscono che SARS-CoV-2 può infettare una vasta gamma di animali, dagli scoiattoli, alle pecore, ai capodogli.  I visoni, per esempio, come riporta Science, in centinaia di allevamenti in tutto il mondo "sono stati abbattuti massivamente a seguito di focolai epidemici e, in alcuni casi, hanno portato a infezioni umane". Gli scienziati temono che le persone o gli animali domestici possano trasmettere il virus alla fauna selvatica, creando un serbatoio incontrollabile della malattia".
In particolare, Jonathan Epstein, vicepresidente per la scienza e la divulgazione presso EcoHealth, teme che il nuovo coronavirus possa decimare specie di primati in via di estinzione in Africa e in Asia. Karesh, invece, è preoccupato anche per gli animali in via di estinzione come i furetti dai piedi neri.
Epstein sostiene che l'approccio migliore per tenere sotto controllo la diffusione del coronavirus tra i visoni e le scimmi sarebbe cambiare il modo in cui interagiamo con loro. "I visoni sono tenuti ad alta densità il che probabilmente favorisce la trasmissione del virus. Dovremmo continuare ad allevarli in questo modo? Indipendentemente dal fatto che le persone stesse siano vaccinate contro Covid-19, dovrebbero sempre prendere precauzioni extra intorno agli animali che potrebbero essere sensibili al Sars-CoV-2. Chiunque venga a contatto con i gorilla dovrebbe indossare una maschera", ha precisato l'esperto.

 

Covid, vaccini per animali facili da realizzare

 

Quanto alle tempistiche previste per la produzione di eventuali vaccini anti Covid per animali, la fonte precisa che dovrebbero essere relativamente facili da realizzare.  Anzi, "potremmo già averne alcuni. Questa settimana, la Russia ha annunciato che era vicina al completamento degli studi clinici su un vaccino anti Covid per visoni e animali domestici come i gatti. I dettagli del vaccino non sono stati resi pubblici, ma il centro governativo che ha sviluppato il vaccino ha detto che le dosi potrebbero essere ampiamente disponibili in pochi mesi", precisa la fonte, che cita anche i risultati ottenuti da un'azienda farmaceutica veterinaria statunitense, Zoetis, al lavoro su un vaccino per visoni e animali domestici.

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