Luca Parmitano, l'Iss un esempio di ricerca internazionale

Scienze

AstroLuca ha parlato della Stazione Spaziale Internazionale nel corso della Conferenza degli Addetti Scientifici, su "Diplomazia Scientifica e promozione integrata", trasmessa su YouTube dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Ricordando anche il suo primo giorno da comandante del laboratorio orbitale

Il programma della Stazione Spaziale Internazionale è un esempio di incredibile successo di ricerca e collaborazione internazionale e dimostra come si possa essere uniti sotto un unico grande sogno, quello della scienza e dell'esplorazione. Sono state queste alcune delle parole pronunciate da Luca Parmitano, il celebre astronauta, primo italiano al comando dell’Iss durante la missione “Expedition 61”, intervenuto nel corso della Conferenza degli Addetti Scientifici, su "Diplomazia Scientifica e promozione integrata" trasmessa su YouTube dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Cinque diverse agenzie spaziali protagoniste

"Il mio collega, l'astronauta della Nasa Andrew Morgan, ama dire che l'eredità più grande del programma della Iss sarà proprio la collaborazione internazionale: cinque agenzie spaziali che rappresentano più di 20 Paesi che collaborano nel più grande programma scientifico e ingegneristico mai creato dall'uomo", ha detto AstroLuca. La Stazione Spaziale Internazionale, infatti, è una stazione spaziale in orbita terrestre bassa, dedicata alla ricerca scientifica e gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali: la Nasa, la russa RKA, l'europea ESA, la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC. Questa importante collaborazione, ha spiegato proprio l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), non fa parte solamente dell’essenza del programma, "ma prosegue ogni giorno: in circa sei mesi di attività si svolgono circa 250 esperimenti provenienti da Paesi di tutto il mondo, ai quali negli anni si sono aggiunte le aziende che propongono esperimenti che sono eseguiti da astronauti internazionali", ha raccontato Parmitano.

Il ricordo del primo giorno da comandante

E proprio in relazione alla collaborazione internazionale su cui ruota l’attività dell’Iss, AstroLuca ha voluto citare il ricordo del suo primo giorno da comandante del laboratorio orbitale: "Per me è stato un giorno molto particolare, era il 3 ottobre 2019, in quel momento sull’Iss vi erano 9 astronauti, membri di 3 navette diverse”, ha raccontato. “Mi ritrovavo quindi per la prima volta comandante della Stazione con un equipaggio di 9 persone, che comprendeva il primo astronauta degli Emirati Arabi Uniti, che dopo 8 giorni in orbita era in procinto di ritornare a Terra, e una collega americana di origine ebraiche. Impensabile non pensare al peso di quell'evento: non solo avevo a bordo un equipaggio variegato, russi, americani, europei, un arabo, ma anche due culture che siamo abituati a pensare in contrasto tra loro”, ha ricordato Parmitano. “Ma lo pensiamo solo in base ai nostri limiti, mentre nella scienza, la tecnologia e l'esplorazione questi limiti vengono superati ogni giorno", ha poi concluso.

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