La Nasa dedica il nuovo telescopio spaziale a Nancy Grace Roman

Scienze

Finora noto come Wide Field Infrared Survey Telescope (Wfirst), lo strumento ha uno specchio primario del diametro di 2,4 metri e osserverà un’area del cielo 100 volte più grande di quella vista da Hubble

Il nuovo telescopio spaziale della Nasa porterà il nome della “mamma” di Hubble: Nancy Grace Roman. L’astronoma, nata nel 1925 a Nashville (nel Tennessee) e morta nel 2018, ha lavorato per 21 anni presso l’agenzia spaziale statunitense, sviluppando e lanciando osservatori spaziali che studiavano il Sole, lo spazio profondo e l’atmosfera terrestre. I concetti che ha sviluppato nel corso degli anni hanno portato alla realizzazione di Hubble, che ha appena trascorso il suo trentesimo anno in orbita. Il telescopio spaziale dedicato alla memoria di Roman sarà lanciato verso la metà degli anni ’20 e avrà il compito di cercare gli esopianeti e indagare sui grandi misteri del cosmo, come l’energia oscura che occuperebbe il 70% dell’universo.

 

La scelta del nome

 

Oltre a contribuire alla realizzazione del telescopio spaziale Hubble, Nancy Grace Roman è stata anche il primo capo del settore Astronomia della Nasa, nonché la prima donna a ricoprire un ruolo esecutivo presso l’agenzia Usa. “È grazie alla leadership e alla visione di Nancy Grace Roman che la Nasa è diventata pioniera nell’astrofisica e ha lanciato Hubble, il telescopio spaziale più potente e produttivo al mondo”, spiega Jim Bridenstine, l’amministratore della Nasa. “Non riesco a pensare a un nome migliore per il successore dei telescopi Hubble e Webb della Nasa”, aggiunge Bridenstine.

 

Le caratteristiche del Nancy Grace Roman Space Telescope

 

Finora noto come Wide Field Infrared Survey Telescope (Wfirst), il Nancy Roman Space Telescope ha uno specchio primario del diametro di 2,4 metri e osserverà un’area del cielo 100 volte più grande di quella vista da Hubble. In pratica, una singola foto scattata dal nuovo telescopio spaziale sarà l’equivalente di 100 immagini catturate da Hubble. Il progetto ha da poco ricevuto il via libera per la fase di sviluppo e test, necessaria per garantire che lo strumento resisterà alle condizioni estreme del lancio e dello spazio.

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