Un vecchio servizio tv del 2015, circolato di nuovo oggi in rete, parla della creazione di un supervirus per motivi di studi in Cina. Comunità scientifica: nulla a che vedere con l'attuale pandemia. La caporedattrice di Tg Leonardo precisa: "Nessuna parentela"
L’emergenza per la pandemia del coronavirus ha fatto proliferare nelle ultime settimane molte notizie non verificate e alimentato le teorie del complotto. In giornata sul web e via WhatsApp è circolato un vecchio servizio televisivo realizzato nel 2015 da TGR Leonardo (che non ha nulla a che fare con la diffusione delle fake news e che ha raccontato uno studio reale) in cui, riprendendo uno studio pubblicato in data 12 novembre 2015 sulla rivista Nature, si parlava della creazione di un supervirus polmonare per motivi di studi in Cina. Tanto è bastato perché numerosi utenti di Internet abbiano voluto vederci una correlazione - errata - tra l’attuale coronavirus e una sua presunta creazione in laboratorio (LO SPECIALE CORONAVIRUS - AGGIORNAMENTI). Il video in questione è stato condiviso, tra gli altri, anche dal leader della Lega Matteo Salvini, che ha annunciato un'interrogazione urgente al governo.
Nature: Covid19 è nato in natura e non in laboratorio
Ora numerosi scienziati ed esperti hanno smentito l'ipotesi che l'attuale virus possa avere avuto origine in laboratorio. La stessa Nature Medicine, il 17 marzo 2020, ha pubblicato uno studio realizzato da un gruppo internazionale di ricerca guidato dal californiano Scripps Research Institute, in cui è giunto alla conclusione che il virus SarsCoV2 è nato in natura e non in laboratorio attraverso la manipolazione di coronavirus simili a quello della Sars (LE TAPPE - I PAESI CON IL MAGGIOR NUMERO DI CONTAGI).
Villa a Sky Tg24: "Quel video si riferiva a una serie di ricerche condotte in molti laboratori"
“Quel video si riferiva a una serie di ricerche che vengono condotte in molti laboratori del mondo - ha spiegato la giornalista scientifica Roberta Villa a Sky Tg24 (VIDEO) precisando che non c'è alcun riferimento al virus attuale - e sono studi che sono finalizzati alla conoscenza di questi virus, delle minacce che potrebbero venire da nuovi virus. Lo studio pubblicato su Nature era assolutamente serio, non era uno studio cinese ma una collaborazione internazionale”.
Capua: virus deriva da serbatoio selvatico
"Il Covid-19 è un virus che deriva dal serbatoio selvatico”, ha ribadito anche la virologa Ilaria Capua che dirige l'One Health Center of Excellence, all'Università della Florida. "Non sappiamo ancora quante specie animali abbia colpito prima di arrivare all'uomo. Vorrei dire ai complottisti che il codice a barre, la sequenza, di quel virus di cui si parla nel video, è parte integrante della pubblicazione". Anche Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e rappresentante italiano all’Oms, ha spiegato che "è una notizia destituita da ogni fondamento come dimostrato da uno studio pubblicato da Nature che ha analizzato con tecniche e competenze sofisticatissime che questo virus non è nato in laboratorio ma è frutto di una evoluzione. In questo momento è più importante che mai affidarsi solo a fonti scientifiche accreditate e non credere a quello che viene sbandierato sui social, in questo caso un servizio che si riferiva a una situazione completamente diversa" (TUTTE LE DOMANDE E RISPOSTE DEGLI ESPERTI A SKY TG24).
La spiegazione della testata: servizio Leonardo ripreso da Nature
Silvia Rosa Brusin, caporedattore di Tgr Leonardo, ha spigato che “tra quel virus e il virus attuale non c'è parentela, se non la stessa modalità di azione. Il Covid-19 è di originale naturale come la rivista Nature ha dimostrato decodificando la sequenza genica. In laboratorio si realizzano molti esperimenti per simulare ciò che potrebbe avvenire in realtà. Come dimostra la sequenza dei geni, non è lo stesso virus”. Il direttore della testata regionale Rai, Alessandro Casarin, aggiunge che "il servizio del 16 novembre 2015 andato in onda nella rubrica "Leonardo" della TgR è tratto da una pubblicazione della rivista Nature”. Battista Gardoncini, all'epoca curatore di “Leonardo” ha aggiunto che "lo studio cinese non c'entra nulla con la situazione che stiamo vivendo oggi. Che il Covid derivi da una zoonosi è stato chiaro fin dal primo momento, e importanti studi genetici lo stanno dimostrando".
Il coronavirus ingegnerizzato in laboratorio non è il Sars-cov-2
Il video di TGR Leonardo risale al 2015 e racconta di come un gruppo di ricercatori cinesi ha innestato una proteina presa dai pipistrelli sul virus della Sars, la polmonite acuta, ricavato da topi. In questo modo veniva creato un "supervirus" per motivi di studi. Nessuno degli esperti che hanno studiato il genoma del Sars-cov-2, spiega Open, lo ha identificato con il virus del 2015 di cui parla TGR Leonardo. Il servizio ha trattato la notizia di uno studio vero e conosciuto dalla comunità scientifica nel 2015. Ma non ha nulla a che fare con il nuovo coronavirus e non è una prova che l’attuale Covid-19 sia nato in laboratorio. Nessuno finora ha trovato traccia di ingegnerizzazione per quanto riguarda il Sars-cov-2. E numerosi esperti hanno bocciato questa teoria, nonostante alcuni studi abbiano provato senza successo a lanciare questa ipotesi. "Purtroppo è naturale al 100%, che il coronavirus sia una derivazione di un esperimento di laboratorio è una scemenza", ha commentato il virologo Roberto Burioni, rimandando al recente studio di Nature.
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