La tesi è stata proposta da un team internazionale di scienziati coordinato da esperti dell’Università di Kobe, secondo cui la sua probabile età è stimabile, all’incirca, in 10 milioni di anni
Uno studio, frutto della collaborazione tra un team internazionale di scienziati coordinato dall’Università di Kobe, ha cercato di fare nuova luce su Ryugu, un particolare asteroide che per gli astronomi rappresenta un vero e proprio fossile del Sistema solare. Grazie al lavoro degli esperti, pubblicato anche sulla rivista “Science” è emerso che Ryugu potrebbe essere più giovane di quanto si sia creduto fino ad oggi, avendo un’età pari a circa 10 milioni di anni.
La storia di Ryugu
L’asteroide è stato scoperto nel 1999 e le sue caratteristiche orbitali lo qualificano come un oggetto potenzialmente pericoloso. La sua struttura sembra simile a quella dei primi oggetti celesti formati nella nebulosa solare primordiale e per questo ha attirato le attenzioni degli specialisti. Ryugu, tra l’altro, è stato selezionato come obiettivo della missione Hayabusa 2 della Jaxa, l'agenzia spaziale giapponese, che ha intenzione di recuperare alcuni campioni dall'asteroide e riportarli sulla Terra. La sonda Hayabusa 2 era stata lanciata il 3 dicembre 2014, ottenendo le prime immagini dell'asteroide già a giugno 2018, mentre era in avvicinamento a una distanza di 920 chilometri dalla Terra. E, al termine di un periodo di osservazione e campionamento dell'asteroide, è previsto verso la fine del 2020 il rientro sul nostro pianeta del materiale prelevato sull'asteroide. Oggi però gli scienziati, servendosi proprio dei dati della missione giapponese hanno cercato di stimare l’età dell’asteroide.
La tesi degli esperti
Lo studio, come riporta anche “Global Science”, portale gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana, ha analizzato i dati raccolti durante una specifica tappa della missione giapponese, la creazione di un cratere artificiale sulla superficie di Ryugu. ln quella circostanza la sonda Hayabusa 2 ha letteralmente conficcato un proiettile di rame sull’asteroide e dall’impatto, che ha generato un foro abbastanza largo, si è innalzato una nube di materiale, ripresa dalle telecamere della sonda stessa. “Abbiamo utilizzato immagini raccolte dalla telecamera DCAM3 a bordo di Hayabusa 2”, ha spiegato proprio a “Global Science” Masahiko Arakawa, autore principale dello studio, “che mostrano come i pennacchi di emissione sono cambiati nel tempo. Abbiamo anche usato le immagini raccolte dalla telecamera a navigazione ottica ONC-T, che mostra la morfologia del cratere”. Secondo il team di ricerca l’asteroide sarebbe più giovane di quanto si è creduto sinora. “I lavori precedenti stimavano l’età di Ryugu tra i 10 e i 150 milioni di anni, a seconda della forza superficiale dell’asteroide. Abbiamo scoperto che tale forza è talmente piccola da rendere la superficie di Ryugu quasi del tutto priva di coesione. Questo significa che l’età dell’asteroide è circa 10 milioni di anni”. L’età precisa dell’asteroide, ora, andrà però confermata dai campioni che Hayabusa 2 porterà sulla Terra.