Nati in Argentina i primi 5 cavalli transgenici al mondo

Scienze
©Ansa

Lo ha riferito "Forbes Brasil", sottolineando come alcuni scienziati argentini abbiano compiuto quella che può essere considerata “una scoperta senza precedenti nel campo della biotecnologia equina”, presentando di recente i primi cinque cavalli geneticamente modificati al mondo

ascolta articolo

Cinque cavalli, geneticamente modificati, sono nati in Argentina lo scorso ottobre. Lo ha riferito “Forbes Brasil” definendo l'evento "un traguardo senza precedenti nella biotecnologia" per l'impatto "che può avere sull'agricoltura, la medicina veterinaria e altri settori del miglioramento genetico".

Una “scoperta senza precedenti”

In particolare, si legge, gli scienziati argentini hanno compiuto quella che può essere considerata “una scoperta senza precedenti nel campo della biotecnologia equina”, presentando di recente i primi cinque cavalli geneticamente modificati al mondo. Il risultato, viene spiegato, colloca l'Argentina in una posizione di rilievo nell’ambito della ricerca sull'editing genetico e apre nuove possibilità per il miglioramento dei cavalli, sia nello sport che nella salute animale. Nel dettaglio un team di ricerca, sostenuto dalla società biotecnologica Kheiron S.A. e finanziato con capitale locale, ha utilizzato la tecnica CRISPR-Cas9 per modificare il genoma equino. Questo metodo consente di apportare modifiche specifiche al Dna facendo sì che i cavalli possano comunque essere considerati naturali nel rispetto delle severe normative nazionali e internazionali.

La tecnica utilizzata

CRISPR-Cas9, viene riferito ancora, è uno strumento di editing genetico che consente tagli precisi nel Dna, guidati da sequenze specifiche di Rna. Dopo il taglio, i meccanismi naturali di riparazione del Dna stesso consentono l'inserimento o la modifica delle sequenze genetiche con una precisione molto elevata. In campo animale, ad esempio, tale tecnica è servita già per migliorare la produzione di bestiame e preservare le specie in via di estinzione. Nei cavalli, scrive “Forbes Brasil”, l'applicazione di questa tecnica “può rivoluzionare la selezione delle caratteristiche desiderabili in una singola generazione, accelerando lo sviluppo di esemplari ad alte prestazioni e riducendo i tempi richiesti rispetto ai metodi tradizionali”. Kheiron S.A., azienda argentina già conosciuta per i suoi progressi nella clonazione equina, aveva già raggiunto traguardi importanti e a livello globale nel settore. Questa volta, però, il team di scienziati “si è spinto ancora oltre, applicando l'editing genetico ai cavalli ad alte prestazioni”. La ricerca si è concentrata, si legge in conclusione, “sul gene MSTN, associato alla regolazione della crescita muscolare, utilizzando fibroblasti fetali per generare mutazioni specifiche e controllate”. Stando alle considerazioni degli esperti, il processo includeva il trasferimento nucleare di cellule somatiche, un metodo che consente di selezionare cellule precedentemente modificate e garantisce, ad oggi, risultati piuttosto accurati. La procedura, viene sottolineato, riduce tra l’altro anche “gli errori nelle aree indesiderate del genoma e garantisce che le caratteristiche modificate vengano trasmesse alla generazione successiva”.

Approfondimento

Cavalli e cani come terapia, anche per gestione stress veterani

Scienze: I più letti