Da Marte ai buchi neri, gli scienziati guardano allo spazio nel 2020

Scienze
Marte (Ansa)

Secondo la rivista Nature, nel corso del prossimo anno sul Pianeta Rosso approderanno tre rover. È attesa anche la prima foto del buco nero Sagittarius A*, al centro della Via Lattea, che dovrebbe essere realizzata nell’ambito del progetto Event Horizon Telescope

Che cosa dobbiamo aspettarci dal 2020? In ambito scientifico uno dei protagonisti del prossimo anno sarà sicuramente Marte, dove nel corso dei prossimi mesi approderanno diversi rover pronti ad esplorare il Pianeta Rosso.
Secondo la rivista specializzata Nature, oltre al quarto pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole, anche i buchi neri saranno al centro dei riflettori delle ricerche scientifiche del 2020. Ecco le principali novità del settore attese nel prossimo anno.

Marte: atteso l’arrivo di tre rover da Nasa, Europa e Cina

Luglio, secondo le previsioni degli esperti, sarà il mese più caldo per l’esplorazione di Marte. La missione di Mars 2020 della Nasa, sviluppato per raccogliere campioni di roccia sul suolo marziano, prenderà il via proprio il prossimo luglio; mese in cui è previsto anche il lancio della missione ExoMars 2020 delle agenzie spaziali europea (Esa) e russa (Roscosmos), che avrà come protagonista il rover Rosalind Franklin, che esplorerà il Pianeta Rosso in cerca di tracce di vita.
Nello stesso mese dovrebbe partire anche la missione di Mars Hope, la prima sonda degli Emirati Arabi che raggiungerà l’orbita di Marte. Gli appuntamenti continueranno anche il mese successivo: ad agosto dovrebbe approdare sul Pianeta Rosso anche il lander cinese Huoxing-1.

Buchi neri: le novità attese per il prossimo anno

Dopo essere stato il protagonista dell’anno giunto ormai al termine, grazie al primo scatto realizzato grazie all’osservazione simultanea di otto radiotelescopi e al lavoro di oltre 200 ricercatori del grande progetto internazionale Event Horizon Telescope (Eht), il buco nero continuerà a far parlare di sé anche il prossimo anno. Stando alle previsioni della rivista Nature, nel 2020 potrebbe arrivare la prima foto del buco nero Sagittarius A*, situato al centro della Via Lattea. A realizzare lo scatto saranno sempre gli esperti di Eht, il grande progetto finanziato dalla Commissione Europea.

Altre novità

Il prossimo anno probabilmente verrà completata la mappa 3D della Via Lattea, per la realizzazione della quale è attualmente al lavoro la sonda europea Gaia.
È attesa, inoltre, la pubblicazione delle osservazioni delle onde gravitazionali, ottenute grazie ai rilevatori Ligo e a Virgo, situati in Italia e negli Stati Uniti, che sono riusciti ad intercettare in poco più di tre settimane dalla loro riaccensione quattro diversi segnali provenienti dall’Universo più profondo.
Per quanto riguarda il settore della biologia sintetica, probabilmente nel 2020 vedrà luce il primo lievito artificiale, Synthetic Yeast 2.0, composto da un Dna progettato al computer.
In Giappone, il prossimo anno prenderanno il via gli esperimenti di Hiromitsu Nakauchi, che stima di riuscire a sviluppare in laboratorio organi umani destinati al trapianto, coltivando tessuti umani in embrioni di topo e ratto. 

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