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La Nasa prenoterà un posto nei voli privati verso la Stazione Spaziale

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Nei prossimi anni l’agenzia spaziale intende acquistare un posto nelle missioni private per mandare sull’Iss diversi profili con un duplice scopo: raccogliere dati per le future spedizioni e aprire un nuovo mercato commerciale nell’orbita bassa terrestre

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Nei prossimi anni la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) potrebbe aprirsi agli astronauti privati, che avrebbero quindi modo di vedere da vicino Luca Parmitano o altri suoi colleghi all’opera nella vita quotidiana in orbita. Questo almeno è il piano della Nasa, intenzionata a prenotare un posto nelle missioni private dirette verso l’Iss nell’intento di sviluppare “una robusta economia nell’orbita bassa terrestre”. Questi viaggi durerebbero tra i 15 e i 30 giorni, molto meno quindi della permanenza degli astronauti sulla struttura orbitante, favorendo la nascita di un mercato commerciale che consenta “una costante presenza umana” in orbita, utile per vari scopi.

Nasa, perché mandare privati sull’Iss

Secondo la Nasa, avere la possibilità di inviare astronauti privati sull’Iss per un breve periodo sarebbe cruciare per iniziare a raccogliere dati, relativi all’aspetto fisiologico, comportamentale e psicologico, che saranno preziosi per “assicurare la salute e le prestazioni dei cosmonauti nelle future missioni a lunga durata nello spazio profondo”. Il primo obiettivo dell’agenzia statunitense è quindi quello di costruire un profilo fisiologico completo dell’uomo nello spazio. Inoltre, la Nasa spiega in un comunicato che alcuni studi hanno indicato “le missioni di astronauti privati verso l’orbita bassa della Terra come un elemento chiave per dimostrare la domanda e ridurre il rischio per le future destinazioni commerciali nell’orbita bassa".

Chi potrà viaggiare verso l’Iss su missioni private

Prenotando un posto all’interno delle missioni private da rivendere, la Nasa intende anche creare un nuovo mercato grazie alla commercializzazione dell’orbita bassa della Terra. L’agenzia spaziale vuole portare sulla Stazione Spaziale Internazionale normali cittadini, compagnie, studenti e partner internazionali, anche per riuscire a garantire una presenza costante degli Stati Uniti in orbita. La Nasa ritiene inoltre che una solida economia spaziale commerciale possa aiutare a mantenere alto “l’interesse nazionale per la ricerca e lo sviluppo nell’orbita bassa della Terra”, consentendo allo stesso tempo all’agenzia di utilizzare le risorse messe a disposizione dal governo Usa per l’esplorazione dello spazio profondo.