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Nell’Europa dell’800 più figli nati fuori dalle nozze: lo dice il Dna

Scienze

Lo ha detto uno studio che ha visto coinvolti ricercatori belgi ed italiani, il quale ha sottolineato che esistono dei fattori che influenzano i comportamenti sessuali, legati anche alle circostanze sociali 

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L’epoca dove sono nati la maggior parte di figli fuori dal matrimonio? E’ l’Europa dell’800, in piena Rivoluzione Industriale, soprattutto nei ceti poveri ed operai residenti in aree urbane molto popolose. A dirlo è una ricerca congiunta, pubblicata sulla rivista scientifica Current Biology, che ha visto protagonisti esperti dell'università belga di Lovanio, in collaborazione con quella italiana di Bologna, autori di una dettagliata analisi del Dna di un campione di 513 coppie di maschi adulti viventi e residenti in Belgio e Olanda. Queste persone, sulla base dei dati genealogici, avevano un antenato paterno in comune e perciò dovevano avere lo stesso cromosoma Y.

La questione sociale

Analizzando i dati emersi dallo studio, dunque, è stato possibile sostenere che i figli nati fuori dal matrimonio in Europa sono molti meno di quelli che comunemente si pensa, circa l'1% del totale e sono più frequenti nei ceti più umili, soprattutto quelli insediati in città a densità urbana più evidente. I ricercatori, che hanno studiato il fenomeno andando a ritroso nell'arco di ben cinque secoli, hanno scoperto che il picco dell’infedeltà si è avuta proprio nell’Europa della Rivoluzione Industriale, per poi ridursi nel '900, anche in virtù del calo demografico. Come ha spiegato Alessio Boattini, ricercatore dell'ateneo bolognese, nel corso della ricerca “è stato fatto il confronto con il Dna, vedendo se tra le coppie che avevano un avo condiviso c'era corrispondenza a livello genetico. In caso contrario, ciò indicava che c'era stata una paternità fuori dal matrimonio". Non sono state trovate differenze significative nel tasso di figli extra-coniugali tra i due Paesi, nemmeno tra le varie confessioni religiose (considerando protestanti e cattolici), mentre è risultato molto più basso tra i contadini, artigiani benestanti e mercanti (circa l'1%) rispetto a operai e tessitori del ceto meno nobile (4%).

Il ruolo della densità abitativa

Ma non è tutto, perché un dato interessante è emerso analizzando la popolosità: più aumentava la densità abitativa, più aumentavano i figli fuori del matrimonio. I ricercatori, infatti, hanno calcolato che variava da circa lo 0,5% delle classi medio-alte e gli agricoltori che vivevano in città scarsamente abitate al 5-6% delle classi più basse che vivevano in città più popolose. "Ci sono dunque dei fattori che influenzano i comportamenti sessuali e che sono legati alle circostanze sociali” ha poi spiegato Boattini. In programma, adesso, l’idea di ampliare il campione studiato e magari svolgere lo stesso tipo di ricerca anche per quanto riguarda l’Italia.