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Giove, il telescopio Hubble regala una nuova immagine del pianeta

Scienze
NASA, ESA, A. Simon (Goddard Space Flight Center), and M.H. Wong (University of California, Berkeley

Una foto scattata il 27 giugno scorso e pubblicata sul sito di Hubble, il telescopio spaziale della Nasa, fornisce ulteriori dettagli anche sulla Grande Macchia Rossa 

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Il telescopio spaziale Hubble della NASA ha rivelato la bellezza delle nuvole di Giove in questa nuova immagine scattata il 27 giugno 2019. Tra le caratteristiche più sorprendenti che si possono notare nell'immagine ci sono i variopinti colori delle nuvole che si spostano verso la cosiddetta ‘Grande Macchia Rossa’. Questa enorme tempesta anticiclonica ha all'incirca il diametro della Terra e ruota in senso antiorario tra due fasce di nuvole che si muovono in direzioni opposte verso di essa. Inoltre, stando a quanto riportano gli astronomi e come rilevato già in passato da immagini di Giove scattate dal telescopio Hubble, la nuova immagine conferma che l'enorme tempesta che ha imperversato sulla superficie di Giove per almeno 150 anni continua a ridursi. La ragione di ciò è ancora sconosciuta e per questo motivo Hubble continuerà ad osservare Giove nella speranza che gli scienziati siano in grado di risolvere questo enigma. Ma altre tempeste, molto più piccole, appaiono nello scatto: visibili sotto forma di ovali bianchi o marroni, possono durare anche poche ore o addirittura protrarsi per secoli. 

La macchia a forma di verme

La macchia caratteristica a forma di verme situata a sud della Grande Macchia Rossa è poi un ciclone, un vortice che gira nella direzione opposta a quella in cui ruota la Grande Macchia Rossa. L'immagine di Hubble evidenzia ancora distinte bande di nuvole parallele di Giove. Queste bande sono costituite da aria che scorre in direzioni opposte a varie latitudini. Sono create da differenze di spessore e altezza delle nuvole di ghiaccio di ammoniaca. Le bande più chiare si alzano più in alto e hanno nuvole più spesse rispetto alle bande più scure. Le diverse concentrazioni sono tenute separate da venti veloci che possono raggiungere velocità fino a 650 chilometri all'ora.

Il programma OPAL

Questo scatto e le osservazioni di Giove che ne sono conseguite, fanno parte del programma OPAL (Outer Planet Atmospheres Legacy), iniziato nel 2014. Questa iniziativa consente a Hubble di dedicare tempo ogni anno all'osservazione dei pianeti esterni e fornisce agli scienziati l'accesso a una raccolta di mappe, che li aiuta a comprendere non solo le atmosfere dei pianeti giganti nel Sistema Solare, ma anche l'atmosfera del nostro pianeta e dei pianeti in altri sistemi planetari.