Gli straordinari colori della Nebulosa Gabbiano. VIDEO

Scienze
La Nebulosa Gabbiano (ESO/VPHAS+ team/N.J. Wright - Keele University)

Le immagini sono state catturate dal VLT Survey Telescope (VST), uno dei più grandi telescopi di rilevamento al mondo e pubblicate dall’European Southern Observatory  

La Nebulosa Gabbiano è un’aggregazione di materia interstellare visibile al confine fra le costellazioni del Cane Maggiore e dell'Unicorno, a una distanza di circa 3700 anni luce in un braccio della Via Lattea. Un video diffuso dall’European Southern Observatory (ESO), una delle principali organizzazioni intergovernativa di astronomia in Europa, ha permesso di visionarne gli spettacolari dettagli.

La composizione della nebulosa

Chiamata così per la sua somiglianza con un gabbiano in volo, la Nebulosa Gabbiano è costituita prevalentemente da polvere cosmica, idrogeno, elio e tracce di elementi più pesanti ed è identificata come una regione in cui è attiva la formazione stellare, tanto da essere considerata una vera e propria ‘culla’ per milioni di stelle neonate che popoleranno l'universo. Il video è stato realizzato grazie alle immagini catturate dal VLT Survey Telescope (VST), uno dei più grandi telescopi di rilevamento al mondo che osserva il cielo in luce visibile.  

Tre grandi nuvole di gas ne formano ali e testa

I componenti principali della nebulosa sono tre grandi nuvole di gas, la più caratteristica delle quali forma le cosiddette ali del gabbiano che le danno forma. Queste due estremità hanno un’apertura di circa 100 anni luce da una punta dell'ala all'altra e sono composte di materiale incandescente e corsie di polvere scura che si intrecciano con stelle luminose. Si tratta di una nebulosa a emissione, una nube interstellare di gas ionizzato che emette luce di vari colori e che indica la formazione attiva di nuove stelle. È la radiazione emessa da queste giovani stelle che conferisce alle nuvole visibili i loro colori fantastici e le rende così accattivanti, ionizzando il gas circostante e facendolo brillare. Questa radiazione è anche il principale fattore che determina le forme delle nuvole, esercitando una pressione sul materiale circostante e scolpendolo nelle morfologie stravaganti che si possono notare, così come spiegano gli astronomi dell’Eso.

Un occhio particolare

Un’altra nuvola di gas (in gergo tecnico chiamata Sh2-292) è quella più compatta che conferisce forma alla ‘testa’ del gabbiano. La sua caratteristica più importante è un'enorme stella estremamente luminosa chiamata HD 53367 che è 20 volte più massiccia del Sole e che gli esperti indicano come l’occhio del gabbiano. Sh2-292 è sia una nebulosa ad emissione che una nebulosa a riflessione: gran parte della sua luce viene emessa dal gas ionizzato che circonda le sue stelle nascenti, ma una quantità significativa viene riflessa anche dalle stelle esterne. Diverse nuvole più piccole vengono anche contate come parte della Nebulosa Gabbiano, tra cui la Sh2-297, che è una piccola aggiunta nodosa alla punta dell’ala superiore del gabbiano.

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